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Ruolo degli "allergeni d'interno" nello sviluppo dell'asma

Pneumologia Redazione DottNet | 30/04/2009 10:14

Da uno studio svolto presso il “Department of Pediatrics” del “Boston Children's Hospital” (USA) è emerso che la diffusione dell’asma è notevolmente aumentata in questi ultimi 30 anni. Sebbene l’atopia e l’esposizione agli allergeni ambientali sono due elementi conosciuti per esacerbare l’asma, la recente letteratura sostiene che gli allergeni d’interno hanno un ruolo casuale nello sviluppo della malattia.

Studi effettuati su bambini ad alto rischio continuano ad indicare l’atopia come il fattore di rischio principale per lo sviluppo dell’asma. Anche l’ esposizione continua agli allergeni è stata collegata allo sviluppo dell’asma, sebbene in maniera meno consistente. Per tali ragioni è stato osservato che un promettente intervento da fare è proprio quello relativo all’esposizione agli allergeni e alla reazione allergica dovuta dalla risposta immunitaria. E’ stato quindi osservato che lo sviluppo della malattia dipende non solo da fattori ambientali ma anche da quelli genetici. Dopotutto è noto come i fattori genetici siano meno malleabili dei componenti ambientali, che invece, si prestano per analisi e modificazioni.

Per molti, lo sviluppo dell’asma, inizia principalmente con l’espozione agli allergeni per quei soggetti che hanno comunque una predisposizione genetica e degenera poi nella malattia. Parecchi studi sostengono che esiste la possibilità che la continua esposizione agli allergeni porti alla sensibilizzazione e,nella maggior parte dei casi, conduca alla tolleranza. Allo stesso tempo, la progressione dall’atopia all’asma è ben dimostata, specialmente per quei bambini con predisposizione genetica. Recenti studi confermano queste considerazioni e cominciano a gettare le basi per una migliore prevenzione dell’asma limitando così tutti i rischi relativi alla sensibilizzazione in seguito ad esposizione agli allergeni o allo sviluppo dell’ asma atopica nei soggetti geneticamente predisposti.

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