Le tecnologie all' avanguardia sono state acquisite per il Dipartimento di Gastroenterologia, Endocrinologia e Chirurgia endoscopica, diretto da Giovanni Domenico De Palma
Pianificazione tridimensionale dell' intervento chirurgico, valutazione della funzionalità del fegato affetto da cirrosi e chirurgia laparoscopica guidata dalla fluorescenza: questo è il trittico delle tecnologie innovative per il trattamento dei tumori del fegato adottate dall' Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. Le tecnologie all' avanguardia - riferiscono dall' Aou - sono state acquisite per il Dipartimento di Gastroenterologia, Endocrinologia e Chirurgia endoscopica, diretto da Giovanni Domenico De Palma, seguendo l' approccio dell' Health Technology Assessment che valuta l' impatto delle tecnologie innovative negli ambiti ospedalieri secondo analisi multidisciplinari e multidimensionali, applicato dall' Ingegneria clinica aziendale, guidata dall' ingegnere Antonietta Perrone.
"Attualmente - sottolinea una nota - l' Aou Federico II è l' unico centro italiano che applica contestualmente queste nuove tecnologie per la pianificazione e l' esecuzione di interventi di chirurgia epatica". Un investimento di circa 250 mila euro per rendere più sicuri gli interventi oncologici e facilitare il lavoro del chirurgo soprattutto durante gli approcci mininvasivi, a garanzia del miglioramento continuo della qualità dell' assistenza.
"La fluorescenza permette di evidenziare in maniera immediata tutti i tipi di tumore del fegato (epatocarcinomi, metastasi, tumori delle vie biliari) durante la chirurgia laparoscopica e robotica, ma anche durante la chirurgia tradizionale, cosiddetta a cielo aperto - precisa Troisi - In assenza di controindicazioni il verde indocianina, sostanza già applicata in campo oculistico per lo studio della retina, viene iniettata al paziente pochi giorni prima dell' intervento o durante l' operazione. La sostanza viene captata selettivamente dai tumori epatici e, grazie alla sua fluorescenza naturale, li rende visibili con l' utilizzo di opportune telecamere a infrarossi. Inoltre, il verde indocianina viene usato anche per valutare le riserve funzionali nel caso di resezioni epatiche estese ed in pazienti in fegati con alterazioni strutturali".
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