Promossi da una vasta revisione di dati scientifici
Latte e latticini potrebbero contribuire a prevenire diverse malattie croniche, dalle patologie cardiovascolari a quelle metaboliche come ad esempio il diabete. Lo suggerisce una vasta meta-analisi pubblicata sulla rivista Advances in Nutrition e condotta presso l'Università di Granada, che ha valutato a tutto campo e per le diverse fasi della vita (dalla nascita alla terza età) gli effetti protettivi del consumo abituale di questo gruppo di cibi, ricchi di nutrienti (dalle proteine ai sali minerali e alle vitamine). Èemerso ad esempio che il consumo moderato di questi alimenti durante la gravidanza si associa a un peso normale alla nascita, nonché alla statura e alla salute delle ossa del bambino. Inoltre, è emerso che il consumo quotidiano di latte e latticini nella terza età potrebbe ridurre agli anziani il rischio di fragilità e patologica riduzione della massa muscolare (sarcopenia).
La ricerca si basa sulla revisione sistematica dei dati di 14 articoli scientifici pubblicati sull'argomento. La revisione è stata coordinata da Angel Gil della Università di Granada (UGR) e Rosa Ortega dell'università Complutense di Madrid. Lo studio è stato finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del progetto H-2020. Dai dati esaminati è emerso anche che il consumo di latte e latticini non si associa ad aumentato rischio di morte, e che potrebbe avere un sia pur moderato effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari. In particolare è emerso che all'aumentare del consumo di questi prodotti si reduce il rischio di infarto. Infine le prove scientifiche attuali suggeriscono un effetto protettivo dei latticini, specie quelli magri e lo yogurt contro il diabete.
fonte: Advances in Nutrition
Il “modello siciliano” può essere facilmente replicabile su scala nazionale basandosi su di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica all’insegna dei “valori” della Dieta Mediterranea
Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi
Gli effetti positivi da un regime ricco di verdure, fibre e cibi fermentati: la ricerca condotta in Tanzania con partner internazionali di Bonn e Firenze
Uno studio ha evidenziato benefici con la diminuzione dell'apporto calorico a circa 500 kcal al giorno per tre volte la settimana e un'alimentazione normale nel resto dei giorni
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Commenti