Gli studiosi della Oregon State University hanno scoperto perché alcune cellule del sistema nervoso sono inclini a rompersi e a morire
Nuovo passo avanti della ricerca contro la Sla e le malattie neurodegenerative. Gli studiosi della Oregon State University hanno scoperto perché alcune cellule del sistema nervoso sono inclini a rompersi e a morire, una delle azioni causate proprio nei pazienti che soffrono di queste patologie. Tutto ruota attorno alla Hsp 90, una proteina da shock termico che serve a preservare l'integrità della cellula quando viene esposta a elevate temperature. I ricercatori hanno dimostrato che questa proteina è particolarmente sensibile all'inibizione nei motoneuroni che dipendono dai fattori trofici, sostanze che garantiscono la crescita e lo sviluppo delle cellule. I fattori trofici si attaccano sulla superficie delle cellule nervose, attivando quei processi di movimento che aiutano a mantenere in vita una cellula.
Questa ricerca, fatta su modelli animali, ha dimostrato che i fattori trofici possono avere la capacità di salvare i neuroni morenti. Nello studio, Hsp90 ha represso l'attivazione di un recettore cellulare chiave e quindi ha dimostrato la sua importanza per la sopravvivenza dei neuroni. Quando Hsp90 è stata inibita, è stata innescata la morte dei motoneuroni. L'inibitore Hsp90 usato nella ricerca era la geldanamicina, un antibiotico antitumorale usato nella chemioterapia. I risultati suggeriscono che il farmaco potrebbe avere la conseguenza non intenzionale di ridurre i percorsi trofici dei motoneuroni e mettere così a rischio quelle cellule nervose. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Experimental Biology and Medicine.
fonte: Experimental Biology and Medicine
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