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L'80% della mortalità da ipertensione nelle nazioni in via di sviluppo

Cardiologia Redazione DottNet | 04/08/2008 12:24

L'aumento della pressione arteriosa sistemica comporta un aumento della mortalità per patologie cerebrovascolari e cardiopatia ischemica in tutto il mondo.

Il moderno trattamento farmacologico anti-ipertensivo influisce notevolmente nella riduzione del rischio cardiovascolare. In questo studio pubblicato su Lancet è stato analizzato l'impatto dell'ipertensione sulla mortalità a livello mondiale combinandolo con i dati economici nel 2001. Gli autori australiani guidati dal Prof. Lewis hanno notato che la gran parte della mortalità da ipertensione avviene nei pazienti localizzati nelle nazioni in via di sviluppo e nei pazienti con ipertensione iniziale e non ancora conclamata. Entrambi questi gruppi sono attualmente esclusi dai programmi terapeutici ormai standard in occidente. Esiste dunque una disparità di trattamento enorme tra i vari gruppi nazionali e questo comporta livelli elevatissimi di mortalità e morbilità da ipertensione arteriosa potenzialmente evitabile nei paesi in via di sviluppo.

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