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Inghilterra e Francia in crisi per la sanità: liste d'attesa e tagli alle spese

Sanità pubblica Redazione DottNet | 14/11/2019 14:02

Non è solo l'Italia a lamentare sforbiciate ai bilanci e alle assunzioni

Se la sanità italiana attraversa un periodo burrascoso Inghilterra e Francia non se la passano bene. Lista d'attese record per i pazienti negli ospedali pubblici dell'Inghilterra. Lo rivelano nuovi dati ufficiali ripresi oggi dai media che certificano una volta di più le gravi difficoltà dello storico sistema sanitario britannico (Nhs), alle prese con le conseguenze dei tagli di risorse e di organico degli ultimi anni e decenni, resi ancor più pesanti da recenti politiche di austerity. I dati, riferiti alle statistiche degli ultimi tre anni disponibili mese su mese, indicano fra l'altro come sia stato mancato l'obiettivo di garantire l'inizio del trattamento alla quasi totalità dei malati con diagnosi di cancro almeno entro 62 giorni; mentre alcuni dirigenti e medici avvertono sul rischio "d'implosione" del sistema.

Obiettivi falliti pure sulla riduzione delle liste d'attese generali a 18 settimane (avrebbe dovuto riguardare il 92% dei pazienti, ma si è fermato sotto l'85) e sull'ammissione nei pronto soccorso entro 4 ore. Intanto i maggiori partiti fanno a gara nel promettere più fondi all'Nhs.

E anche in Francia la situazione è critica. La crisi degli ospedali pubblici diventa un nuovo rompicapo per il presidente francese Emmanuel Macron, già indebolito dalle proteste contro la prevista riforma delle pensioni. Oggi, in Francia, è stata indetta una mobilitazione del personale sanitario, logorati da anni di assunzioni difficili, bilanci contriti e sovraccarico professionale. Mentre il governo prepara un piano di rilancio del sistema sanitario nazionale che verrà presentato la settimana prossima. Dal 2009, secondo la Fédération Hospitalière de France, sono stati imposti al settore tagli per circa 9 miliardi di euro. Intanto, l'opposizione di sinistra accusa il governo di lasciare "deperire" gli ospedali pubblici, mentre la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, invita la ministra della Salute, Agnès Buzyn a "esigere un bilancio" più importante oppure "dimettersi". Il tema domina le prime pagine dei grandi quotidiani. "La sanità pubblica pretende grandi rimedi. L'insieme del personale sanitario è in sciopero oggi. Dopo tre piani ritenuti insufficienti, vengono chiesti mezzi reali per un sistema sull'orlo dell'implosione", scrive Libération. Parole in linea con Les Echos: "Ospedali: il governo cerca una via d'uscita. L'odierna mobilitazione si annuncia massiccia".

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