Federfarma Trieste, con la collaborazione del 118 e il contributo di Allianz Spa, ha elaborato il progetto "Pulsa Trieste"
Un defibrillatore all'esterno delle farmacie, collegato con il 118 e in grado di fornire un primo soccorso in caso di arresto cardiaco. In attesa che venga approvato dal Parlamento il ddl sulla diffusione di questi dispositivi anche al di fuori degli ospedali, a favorirne l'utilizzo è un progetto pilota di Federfarma Trieste. La 'morte cardiaca improvvisa' è una delle principali cause di decesso in Europa, con un'incidenza 10 volte superiore a quella legata agli incidenti stradali. In Italia uccide tra le 45.
L'inizio immediato della rianimazione cardiopolmonare e l'uso del defibrillatore semiautomatico (Dae) entro 5 minuti dalla perdita di coscienza fa salire il tasso di sopravvivenza dall'8% all'80%. Per questo è stata approvata alla Camera una legge per la diffusione dei defibirillatori, che però attende ancora il via libera del Senato. Partendo da questi dati Federfarma Trieste, con la collaborazione del 118 e il contributo di Allianz Spa, ha elaborato il progetto "Pulsa Trieste": prevede l'installazione all'esterno di ogni farmacia della città di un defibrillatore, disponibile 24 su 24 e la formazione del personale della farmacia per intervenire nel caso in cui un passante, un cliente o un collega sia colto da arresto cardiaco improvviso, nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza sul posto. Il progetto, a cui hanno aderito già 36 farmacie, prevede anche incontri con la popolazione per diffondere la cultura del soccorso.
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
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