Sono fattori di rischio per il disturbo bipolare, il disturbo post-traumatico da stress e la schizofrenia
Sono state trovate sei varianti genetiche legate all'ansia, alcune delle quali erano già state individuate come fattori di rischio per il disturbo bipolare, il disturbo post-traumatico da stress e la schizofrenia. E' il risultato di uno studio coordinato dalla Yale University, pubblicato sull'American Journal of Psychiatry. Secondo gli stessi ricercatori questo lavoro contribuisce a fornire una prima "convincente spiegazione" sul perché coesistano spesso ansia e depressione. "Questo è il più ricco insieme di risultati per la base genetica dell'ansia fatto fino ad oggi - spiega il coautore principale dello studio, lo psichiatra Joel Gelernter, docente di genetica e di neuroscienze a Yale - Non c'è stata alcuna spiegazione per la sovrapposizione di ansia e depressione e altri disturbi della salute mentale, ma qui abbiamo trovato rischi genetici specifici e condivisi".
L'analisi è stata possibile studiando circa 200.000 ex militari americani. Alcune varianti sono risultate collegate a geni che aiutano a governare l'attività dei geni stessi. In un caso si è trattato di una variante di un gene coinvolto nel funzionamento dei recettori per gli estrogeni dell'ormone sessuale. Questa scoperta, proseguono gli studiosi, potrebbe aiutare a spiegare perché le donne avrebbero una probabilità doppia rispetto agli uomini di soffrire di disturbi d'ansia. I ricercatori hanno però sottolineato che la variante che colpisce i recettori degli estrogeni è stata identificata in un gruppo di ex militari composta principalmente da uomini e di come, per avere la certezza di questa loro teoria, siano necessarie ulteriori indagini di approfondimento.
fonte: American Journal of Psychiatry
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