Canali Minisiti ECM

Problemi mentali in una persona su sei in Europa, una su tre non è curata

Psichiatria Redazione DottNet | 19/06/2025 14:09

Con la pandemia di Covid19 i casi di ansia e depressione sono aumentati del 25%. Nella Regione europea dell'Oms, le ripercussioni sono visibili soprattutto tra le fasce più vulnerabili

Una persona su sei in Europa convive con un disturbo di salute mentale. Eppure, una su tre tra coloro che ne soffrono non riceve il trattamento di cui avrebbe bisogno. Ancora più drammatico è il dato relativo alla psicosi: una persona su quattro che ne è affetta non ha accesso a cure né a un percorso assistenziale. È in questo contesto che si è tenuta a Parigi una conferenza organizzata dall'Organizzazione mondiale della Sanità Europa e dal ministero della Salute francese. L'incontro ha visto i rappresentanti di 31 Paesi sottoscrivere un impegno comune: rendere la salute mentale una componente strutturale di tutte le politiche pubbliche.

   Con la pandemia di Covid19 i casi di ansia e depressione sono aumentati del 25%. Nella Regione europea dell'Oms, le ripercussioni sono visibili soprattutto tra le fasce più vulnerabili: l'11% degli adolescenti ha comportamenti problematici legati ai social media, una ragazza su quattro di 15 anni dichiara di sentirsi sola quasi sempre, e lo stesso vale per un ove 60 su quattro.

pubblicità

Tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, il suicidio è la prima causa di morte. A fronte di questo resta una forte carenza di professionisti della salute mentale.  Durante la conferenza di Parigi, i delegati hanno adottato la "Paris Statement", un documento che traccia le linee guida condivise. La salute mentale, è il messaggio che emerge, viene riconosciuta come una responsabilità collettiva, che richiede azioni coordinate nei settori dell'istruzione, del lavoro, dell'urbanistica, dei media, della giustizia e della cultura.   Tra le priorità: includere i pazienti nei processi decisionali, promuovere spazi pubblici che favoriscano l'inclusione e il benessere mentale, e garantire l'alfabetizzazione digitale per un uso sicuro di web e social.  "Quando intrecciamo il benessere mentale in ogni decisione, facciamo molto più che alleviare la sofferenza: accendiamo dignità, speranza e opportunità per tutti", ha dichiarato il direttore regionale dell'Oms, Hans Henri P. Kluge.

Commenti

I Correlati

Ettore: "Esistono sintomi specifici e riconoscibili che permettono una diagnosi più precisa, quali il disordine nella relazione madre-bambino, il disturbo da stress e i disturbi da ansia"

La ricerca sfida il dogma, ma gli scienziati avvertono: "Isolamento resta problema benessere psicologico per anziani"

Positivo anche l’impatto percepito sulla riduzione dello stress (83%), dell’ansia (79%), e sul miglioramento del tono dell’umore (78%).

Attualmente non esiste una cura, quindi identificare e trattare i fattori che riducono il rischio, come la depressione, è un'importante priorità di salute pubblica

Ti potrebbero interessare

Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”

"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"

Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"

Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale

Ultime News

Più letti