Un primato tutto senese quello che vede protagonista l'Unità operativa complessa di fisiopatologia e riabilitazione respiratoria del Policlinico Santa Maria alle Scotte. L'equipe pneumologica diretta da Marcello Rossi è infatti l'unica in Toscana, e la prima in Italia, ad avere sviluppato due sistemi innovativi per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie legate all'apparato respiratorio. Due progetti frutto di molti anni di ricerca: l'analisi acustica del respiro e la valutazione degli scambi gassosi polmonari.
Il primo metodo - si legge in una nota del Policlinico - è in parte autofinanziato e in parte prodotto con un contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Attraverso il posizionamento sulla schiena del paziente di due matrici costituite da 20 microfoni, è possibile decodificare il suono generato dal respiro in un'immagine dinamica che viene visualizzata su sofisticati computer. "Questo metodo - spiega Rossi - permette di ottenere preziose informazioni sullo stato di salute dell'apparato respiratorio, riguardanti le proprietà meccaniche, la presenza di versamenti pleurici, masse tumorali o altri processi patologici". Si tratta di un metodo di analisi indicato per tutte le patologie respiratorie.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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