Uno rappresenta lo sforzo di ascolto e un altro misura la capacità di elaborare rapidi cambiamenti di frequenza
Perché tra due persone con udito normale in un luogo rumoroso ci può essere quella che sente meglio dell'altro? Tutto dipende da una coppia di biomarcatori della funzione cerebrale, uno che rappresenta lo sforzo di ascolto e un altro che misura la capacità di elaborare rapidi cambiamenti di frequenza. Lo dice uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts Eye and Ear pubblicato sulla rivista scientifica eLife. Questa scoperta potrebbe portare a progettare test clinici di prossima generazione per la perdita nascosta dell'udito, una condizione che al momento non può essere misurata utilizzando esami dell'udito standard. La perdita dell'udito può essere causata da diversi fattori, tra cui l'esposizione al rumore e l'invecchiamento.
fonte: eLife
Sono gli ingredienti per ridurre il rischio di acufene, secondo un'analisi pubblicata sulla rivista BMJ Open e condotta in Cina da esperti della Chengdu University of Traditional Chinese Medicine
Se si verificano le apnee notturne, l’arresto improvviso del respiro per almeno 10 secondi riduce l’ossigenazione del sangue
Sono oltre un miliardo i giovani a rischio per esposizione prolungata a suoni forti come la musica ma anche i videogiochi
L'intervento, durato 10 ore, è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino
Messina: "L'acufene, o tinnito, momento dispercettivo del nostro sistema uditivo, secondo la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD 10, 1990) è una patologia di competenza otorinolaringoiatrica
Per la prima volta è stata somministrata in entrambe le orecchie, e ciò ha permesso ai bambini di determinare la posizione dalla quale provengono i suoni
Iervolino: Il Monaldi centro all’avanguardia per tumori del testa-collo e per la chirurgia della sordità
Il 1 marzo si riuniranno a Roma a Montecitorio rappresentanti delle istituzioni, medici specialisti, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona promossa per diffondere in Italia il messaggio dell'Oms
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