Emerge da uno studio della Penn State University
Mangiare poche proteine può far bene al cuore. È quanto emerge da uno studio della Penn State University che ha notato come una dieta a base vegetale può essere la chiave per ridurre il rischio di malattie cardiache. Gli studiosi hanno notato che le diete a ridotto contenuto di aminoacidi solforati (che si trovano in alimenti ricchi di proteine, come la carne, i latticini, la frutta a guscio e la soia) sono state associate a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari. Si tratta di effetti particolarmente apprezzati negli Stati Uniti: i ricercatori hanno infatti scoperto che l'americano medio consuma quasi due volte e mezzo in più di aminoacidi solforati rispetto al fabbisogno medio stimato.
Questa, spiega John Richie, docente di salute pubblica che ha condotto l'analisi, della "prima prova epidemiologica" che dimostra come l'assunzione "eccessiva di aminoacidi solforati può essere correlata a esiti di malattie croniche nell'uomo. Ed ecco la dieta suggerita: per una persona che pesa poco meno di 60 kg, le scelte alimentari quotidiane potrebbero includere una fetta media di pane, mezzo avocado, un uovo, una mezza tazza di cavolo crudo, sei pomodori ciliegini, poco meno di 60 grammi di petto di pollo, un tazza di riso integrale, tre quarti di una tazza di zucchine, tre cucchiai di burro, una tazza di spinaci, una mela media, una pizza da circa 20 centimetri di diametro e un cucchiaio di mandorle. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica EClinicalMedicine.
fonte: EClinicalMedicine
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I risultati dello studio, sostenuto da Fondazione AIRC, sono stati pubblicati sulla rivista “Cancer Research”
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