Autorizzazioni più lente per i farmaci negli Stati Uniti dopo che l'ente regolatorio d'Oltreoceano, la Food and Drug Administration (FDA), ha acquisito a marzo nuovi
poteri restrittivi e di controllo sulla sicurezza dei prodotti medicinali.
In un'intervista alla Reuters, il direttore del Centro per la valutazione dei farmaci della FDA, Janet Woodcock, assicura che "l'Agenzia ha recepito in modo molto chiaro il messaggio che i cittadini ci hanno lanciato: rafforzare la sicurezza dei medicinali, senza però lasciare in secondo piano lo sviluppo di nuovi prodotti".
La normativa, entrata in vigore qualche mese fa, che punta a minimizzare gli effetti collaterali dei farmaci, "sta richiedendo molto tempo per ogni autorizzazione - assicura Woodcock - giorni e persino settimane di valutazioni, volte a creare un cambiamento
culturale per portare in primo piano la sicurezza dei medicinali". La dirigente FDA si dichiara infine "preoccupata per il crescente numero di trial clinici condotti al di fuori dagli Stati Uniti".
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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