Canali Minisiti ECM

Anoressia: occorre un approccio integrato

Psichiatria Redazione DottNet | 18/02/2020 12:33

Patologia diffusa e incidenza in aumento tra gli uomini

Una patologia diffusa, la cui incidenza è in aumento tra gli uomini, seppure rimanga maggiore nelle donne, e per la quale è importante un approccio integrato: è l'anoressia, di cui si è parlato nelle ultime ore per la morte di Lorenzo, un ragazzo di appena 20 anni. A fare il punto è il Lucio Rinaldi, dell'Uoc di Psichiatria del Policlinico Gemelli.  "Secondo le stime del ministero della Salute attualmente avremmo circa 8-9 nuovi casi annui ogni 100mila donne in Italia, all'interno di una vasta gamma di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione che riguarderebbero 3-4 milioni di italiani.

  Un ulteriore dato riguarda l'aumento dell'incidenza nel sesso maschile (da 0,02 a 1,4 nuovi casi ogni 100.000 persone (in un rapporto uomini/donne di quasi 2 a 8)".   Secondo l'esperto non esiste una sola forma di anoressia. Ve ne sono alcune dette evolutive, altre in cui "il rapporto con il corpo e il cibo costituisce una modalità attraverso cui arginare l'irruzione di più gravi patologie psichiatriche" e in ultimo modalità che si strutturano durante l'infanzia e l'adolescenza.

pubblicità

  "A seconda del prevalere di una o l'altra forma - sottolinea Rinaldi - avremo prognosi migliori (con livelli di risoluzione del 70-80%), peggiori con possibile cronicizzazione (30-20 %) e forme drammatiche con esito letale (tra 5-10 %). La precocità dell'intervento e la qualità sembrano fondamentali per la guarigione". "L'anoressia nervosa - specifica poi - è la principale causa di morte per patologie psichiatriche, con un rischio di morte 9-10 volte superiore a quello di persone dello stesso sesso e fascia d'età e con una mortalità maggiore nelle fasi avanzate della malattia". "Per un approccio adeguato -è la conclusione-risultano fondamentali: una buona integrazione fra psicoterapia e farmacoterapia; la presenza di tutti i livelli di assistenza (ambulatori, Day-Hospital, Strutture Residenziali); la tempestività e specificità delle cure in caso di condizioni fisiche compromesse. Al Gemelli esiste un percorso che gestisce i pazienti dal Pronto Soccorso e indirizza in maniera specifica nei servizi di cura ospedaliera chiamato 'Codice Lilla'".

Commenti

I Correlati

Ai e Lifescience. Priorità per aziende e sfida per i medici. Il 45% degli specialisti è propenso a prescrivere Terapie Digitali quando sarà possibile farlo in Italia

Lo studio, finanziato con fondi PNRR e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha eseguito i test preclinici, sarà condotto presso la Clinica Psichiatrica dell’ospedale di Chieti

Il primo studio rapido di attribuzione dei decessi da calore rivela le conseguenze fatali della combustione di combustibili fossili

Schillaci: "L’Italia compie un altro deciso passo in avanti a sostegno di chi affronta percorsi di cura e di riabilitazione assicurando a chi soffre di patologie oncologiche, invalidanti e croniche più sicurezza e stabilità professionale"

Ti potrebbero interessare

Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”

"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"

Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"

Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale

Ultime News

Più letti