In alternativa la possibilità "di svolgere il servizio a battenti chiusi", riducendo così il rischio tanto per i farmacisti che per i cittadini
E' urgente "dotare i farmacisti di dispositivi di protezione individuale al pari di altri operatori sanitari" o consentire di svolgere il servizio a serranda abbassata, come accade durante i turni notturni. A scriverlo in una lettera indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza, è il presidente di Federfarma Marco Cossolo. Le farmacie italiane, in quanto presidi sanitari capillarmente diffusi sul territorio, evidenzia Cossolo, in questo momento di emergenza "contribuiscono ad arginare la congestione delle strutture ospedaliere".
La carenza di mascherine, però, "pone a serio repentaglio la salute dei farmacisti, maggiormente esposti al rischio di contrarre il virus, con le immaginabili conseguenze qualora si fosse costretti a chiudere la farmacia".
Una richiesta già formulata dall' Ordine dei Farmacisti di Napoli che ha sollecitato al Prefetto "misure urgenti di protezione" e di poter lavorare a serrande abbassate per garantire la protezione del personale. Ciò - afferma l' Ordine dei Farmacisti in un comunicato - "anche alla luce del provvedimento regionale del 4 marzo che prevede in Campania l'invio telematico della ricetta elettronica direttamente in farmacia per consentire di sgravare i medici di base ed evitare assembramenti, in modo da diminuire i contagi". "In questa fase estremamente delicata afferma il presidente dell' Ordine dei Farmacisti di Napoli Vincenzo Santagada - evitare la diffusione del Covid tra i farmacisti. Questo determinerebbe il conseguente provvedimento di chiusura con inimmaginabili conseguenze sulla salute pubblica e sul sistema sanitario". I farmacisti chiedono anche "con assoluta urgenza" la disponibilità di mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale "in quantitativo idoneo a coprire le esigenze degli operatori sanitari".
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