Mascherine solo per due giorni in Lombardia, lettera a Mattarella
Superata quota 2mila. Tanti sono ad oggi, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus. Un numero in costante crescita, afferma il sindacato dei medici ospedalieri Anaao_Assomed, mentre tutto il mondo della Sanità - dai medici di famiglia agli ospedalieri, dagli anestesisti ai medici di Pronto soccorso agli infermieri - denuncia la "persistente insufficienza" dei dispositivi di protezione individuale (dpi), a partire dalle mascherine, e chiede l'estensione dell'uso dei test con tampone. I medici, affermano sindacati ed associazioni, sono "nudi contro il virus" ma rimangono in prima linea con i pazienti.
Nonostante le rassicurazioni, i 'dpi' restano dunque insufficienti e crescono i timori per la sicurezza del personale sanitario.
Si fa presente, si legge, che "i medici non opereranno e non potranno proseguire senza idonei dispositivi di protezione e senza protocolli predefiniti". Situazione critica anche per la disponibilità di mascherine. Iniziano a "scarseggiare le scorte di mascherine a più alta protezione, le Ffp2 e Ffp3, utilizzate in particolar modo nelle Terapie intensive, ed in Lombardia le scorte basteranno ancora solo per un paio di giorni", afferma all'ANSA il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac) Alessandro Vergallo, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendo il suo intervento. "Si rischia - scrive Vergallo - di paralizzare o rallentare l'efficacia del nostro impegno nel tentativo di salvare il maggior numero di vite umane".
La mancanza di protezioni adeguate è "intollerabile" anche per il segretario dell'Anaao Carlo Palermo che, rendendo note le cifre del contagio, parla di un numero "spaventoso" e di una situazione che "mette purtroppo in ulteriore difficoltà gli ospedali". Per questo, annuncia, l'Anaao ha presentato in Piemonte un esposto alla magistratura proprio in merito alla "perdurante mancanza di dpi". E' una "questione di rilievo penale e stiamo valutando se presentare esposti pure in altre Regioni". La stessa denuncia arriva dai medici di Pronto soccorso: in varie realtà le mascherine sono insufficienti, così come le dotazioni di organico. Ma "dispiace constare che le misure previste dal decreto cura-Italia non prevedano alcun intervento a sostegno dei Pronto soccorso e della Medicina d'emergenza", afferma il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Salvatore Manca, in una lettera a Conte e Speranza.
Sul piede di guerra pure il sindacato degli infermieri Nursing up: "Ci giungono denunce di infermieri sulle pessime condizioni in cui sono costretti ad operare. Il premier Conte venga in Lombardia a vedere come stiamo lavorando in trincea", afferma il sindacato denunciando "l'esposizione degli operatori al virus non seguita dalla somministrazione del tampone", oltre a mascherine "non idonee e dpi arrangiati con mezzi di fortuna, ad esempio con le buste della spazzatura". Anche il sindacato medici italiani Smi, oltre all'Anaao, chiede che "tutti i medici e i sanitari siano sottoposti al tampone, anche se asintomatici, al fine di non diffondere a loro volta il contagio".
L’esposizione cronica al glifosato ha provocato un aumento significativo e dose-dipendente di tumori multipli: leucemie precoci, tumori del sistema nervoso, della pelle, del fegato, delle ossa e della tiroide
Le urgenze vengono quasi sempre garantite, ma per le richieste di prestazioni programmabili (che sono anche le più numerose) i ritardi in alcuni casi sono significativi
E' il quadro relativo al biennio 2023-2024 tracciato dalla sorveglianza Passi d'Argento coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità
Gli Europei si sforzano di vivere in modo sano ma solo 1 su 2 ci riesce. Oltre ai problemi di motivazione, sono frenati da pressioni finanziarie, problematiche di salute mentale e accesso limitato alle cure
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti