Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Covid-19: pressing bipartisan contro le cause ai medici

Professione Redazione DottNet | 31/03/2020 20:55

Pronti emendamenti al decreto Cura Italia sulle responsabilità dei professionisti

Il Parlamento a fianco dei medici, contro il nascente 'business' delle cause legali legate ai decessi per coronavirus. Dopo la denuncia da parte degli Ordini professionali di "consulenze gratuite" e pubblicità da parte di alcuni studi legali per valutare l'avvio di cause per infezioni ospedaliere da coronavirus, tutti i gruppi, di maggioranza e opposizione, hanno infatti depositato emendamenti al decreto Cura Italia per ridefinire, per il periodo di emergenza, il perimetro della responsabilità per medici e operatori sanitari.  Con un pressing bipartisan, si va dalle richieste di esonero (ad esempio di Iv, Fdi, Fi) alla proposta dem di rendere perseguibili penalmente le sole colpe gravi a quella M5S di concedere il patrocinio gratuito dello Stato a chi accusato di presunti errori.

Obiettivo, come chiesto dalla stessa Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), è dunque tutelare i camici bianchi in prima linea in questa emergenza. Ed anche gli Ordini degli avvocati hanno scelto la linea dura per arginare il fenomeno. Per questo, afferma il presidente Fnomceo Filippo Anelli, "apprezziamo fortemente il ruolo esercitato in questo difficile contesto dagli Ordini forensi. Gli avvocati, riconoscendo la straordinarietà del momento e la potenzialità, da parte di questi messaggi, di turbare gli animi dei cittadini e la serenità lavorativa dei professionisti sanitari, e di gettare discredito sull'intera categoria degli avvocati, censurano e stigmatizzano questi comportamenti, volti a lucrare sul dolore altrui". Dunque, prosegue, "prendiamo atto della solidarietà tra professioni: siamo tutti dalla stessa parte, medici, avvocati, cittadini, nella lotta contro Covid-19, e auspichiamo degli interventi di carattere disciplinare che tutelino quei principi deontologici che, in quanto professionisti, condividiamo". Anelli annuncia quindi che la Federazione scriverà all'Antitrust, per comprendere quali determinazioni intenda assumere a seguito dell'esposto già presentato dall'ente di previdenza dei medici Enpam e di quelli, analoghi, annunciati dall'Unione Lombarda degli Ordini forensi e da altri Consigli degli Ordini degli Avvocati.

pubblicità

Pubblicità di questo tipo, "lungi dal garantire il giusto diritto dei cittadini a un equo risarcimento in caso di danni reali, instillano, facendo leva sulla paura del virus e della malattia - avverte - il sospetto ingiustificato nei confronti dei medici e dell'intero Servizio Sanitario Nazionale, turbando la fiducia dei cittadini e la serenità nell'affidarsi al sistema di cure, l'unico in grado di salvar loro la vita".   La Federazione degli ordini dei medici lombardi ha scritto anche al presidente della Repubblica: "mentre medici e personale sanitario vengono ora osannati dai media come eroi, paradossalmente ci troviamo di fronte a vergognose pubblicità di studi legali, un atteggiamento da parte di alcuni avvocati - affermano - che è intollerabile, immorale e provocatorio".

Commenti

I Correlati

Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Secondo la Cassazione, la lesione psicologica cronica successiva a un intervento chirurgico mal riuscito, se accertata clinicamente, va ad aumentare la quota di danno biologico risarcibil: non scatta la personalizzazione consentita dal danno morale

"Stipendi più alti e abolizione incompatibilità per incentivarli a restare"

Ti potrebbero interessare

Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

"Stipendi più alti e abolizione incompatibilità per incentivarli a restare"

Gesualdo, basata sui bisogni delle varie branche specialistiche e dei pensionamenti