Per chi ne soffre è più difficile adattarsi allo smart working
Le persone che avevano disturbi dell'umore già prima della pandemia da Covid-19, dopo il lockdown sono risultati tra quelli con maggiori disturbi mentali. A dirlo è un lavoro condotto dall'Università di Melbourne che è stato realizzato su quasi 4.500 persone e che ha analizzato gli effetti delle restrizioni dettate dal distanziamento sociale. Rispetto alla popolazione generale è stato scoperto che gli intervistati con un disturbo dell'umore avevano il 15% in più di probabilità di sentire che gli effetti della chiusura in casa per evitare il contagio da Sars-Cov-2 stavano danneggiando la loro salute mentale. Tra loro, il 20% ha anche riferito di aver trovato molto difficile adattarsi al lavoro da casa: un dato che è circa il doppio rispetto a chi, invece, non ha lamentato disturbi dell'umore.
Lo studio, finanziato con fondi PNRR e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha eseguito i test preclinici, sarà condotto presso la Clinica Psichiatrica dell’ospedale di Chieti
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