Professione
Professione
Canali Minisiti ECM

Antinfluenzale, Fnomceo: più sorveglianza sulle regioni

Professione Redazione DottNet | 16/07/2020 18:20

Evitare le difformità nella prossima campagna antinfluenzale

 "Richiamiamo ancora una volta il Governo centrale a un'azione di sorveglianza delle Regioni, perché quelle difformità che si sono venute a creare nella gestione della fase acuta dell'epidemia di Covid-19 non debbano adesso ripercuotersi sulla ripresa della vita 'normale' e sulla prevenzione di un'eventuale seconda ondata". Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Fnomceo, Filippo Anelli, in riferimento ad esempio ad una difformità nella gestione, nelle diverse Regioni, della prossima campagna antiinfluenzale, che "costituisce uno step essenziale nelle strategie di prevenzione".  "Una efficace campagna di vaccinazione antinfluenzale, da iniziarsi auspicabilmente e su tutto il territorio ai primi di ottobre - spiega Anelli in una nota - eluderebbe la sovrapposizione di infezioni, con il duplice effetto positivo di aiutare i medici nella diagnosi differenziale e di evitare il sovraffollamento degli Ospedali e dei pronto soccorso a causa dell'influenza .Tuttavia, abbiamo notizia che alcune Regioni non avrebbero ancora portato a termine le procedure di acquisto dei vaccini".

pubblicità

Dalla Fnomceo arriva inoltre un giudizio positivo sull'intervento del ministro della Salute Roberto Speranza alle Camere: "Concordiamo con il ministro sulle linee strategiche da mettere in atto. Va sostenuto il personale, con nuove assunzioni e con una retribuzione adeguata ai livelli europei. Va sostenuto il territorio, con l'implementazione delle cure primarie e l'introduzione dei microteam. Vanno separati i percorsi di cura della Covid da quelli per le altre malattie, perché non deve più accadere, come è accaduto, che i cittadini siano costretti a interrompere le cure". La Covid, conclude Anelli, "non ha cancellato le altre patologie. Vanno infine sicuramente riaperte le scuole, e sottoposte a una stretta sorveglianza. In questo senso, gli 80mila 'medici sentinella', medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali costituiscono una capillare ed efficace rete di sorveglianza e prevenzione, in grado di individuare e stroncare sul nascere i nuovi focolai". 

Commenti

I Correlati

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

Via ad una campagna contro la poverta' sanitaria

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica

Ti potrebbero interessare

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica

"Sì a chatbot purchè usati dal professionista in maniera autonoma"

Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”