Dalla malattia al malato. E' questo il cambiamento di prospettiva per la lotta ai tumori: non più cure mirate sulla patologia in generale, bensì studiate 'a misura' di paziente con un approccio sempre più personalizzato. Oncologi ed esperti da tutto il mondo, ad Orlando per il 45/mo Congresso annuale della Società americana di oncologia clinica (Asco), il maggiore appuntamento mondiale del settore, non hanno dubbi.
Un approccio 'di svolta', quello delle terapie oncologiche su misura, al quale si lavora già da qualche anno. Ma è negli ultimi tempi che si sono davvero 'affilate le armi', con nuovi risultati concreti in termini di maggiore sopravvivenza e miglioramento delle terapie. Per questo, la 'Personalizzazione della cura contro il cancro' (Personalizing cancer care') è il tema scelto per questa 45/ma edizione dell'Asco. Un approccio vincente, affermano gli oncologi, soprattutto per rispondere a quel 20-75% di pazienti per i quali ancora oggi le cure risultano inefficaci. Il Congresso, con oltre 30.000 esperti presenti, si è aperto all'ombra della minaccia della nuova influenza (il Centro che ospita l'evento è infatti costellato di postazioni sanitarie per il lavaggio delle mani e cartelloni che ricordano l'importanza della misura), ma anche con un appello all'equità sociale: rendere le cure anticancro accessibili a tutti, incluse le minoranze etniche, per le quali in Usa si stima un aumento del 99% dell'incidenza dei tumori al 2030.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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