Studio cinese, +30% in più rispetto a chi non ha la stessa patologia
Chi soffre di morbo di Parkinson ha un rischio maggiore del 30% di morire di Covid-19 rispetto alle persone che non hanno la malattia neurodegenerativa. A dirlo è uno studio dell'Università dell'Iowa condotto su 80mila pazienti e che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Movement Disorders. Il team di ricerca guidato dai neurologi Qiang Zhang e da Nandakumar Narayanan ha identificato un gruppo di pazienti Covid-19 a partire dallo scorso 15 luglio e ha analizzato i dati sulla mortalità otto settimane dopo. Una potenziale ragione per cui i pazienti con Parkinson hanno un aumentato rischio di morte per Covid-19, spiegano gli studiosi, può essere correlata al fatto che il Covid può causare polmonite e la polmonite è una delle principali cause di morte nei pazienti con Parkinson.
"Siamo tutti concentrati sul Covid in questo momento - dice Narayanan - ma questo è un chiaro esempio di una malattia respiratoria che porta ad un aumento della mortalità", nei pazienti con Parkinson. "Questi risultati possono anche avere implicazioni per la comprensione dei rischi per i pazienti con Parkinson e altre malattie, inclusa l'influenza - aggiunge - Consiglierei un vaccino antinfluenzale e un vaccino contro la polmonite per cercare di prevenire questi problemi". I ricercatori affermano che i risultati dovrebbero anche portare i pazienti di Parkinson a sviluppare capacità per prevenire l'infezione da Covid-19. "Ai nostri pazienti possiamo dare consigli sull'importanza di indossare una mascherina. Ed è importante il distanziamento sociale", commenta Zhang.
Fazzi: "La prima valutazione da fare è capire se l’esperienza è adeguata all’età ed è ragionevolmente proponibile. La risposta non può essere quella di eliminare il rischio, ma di proporre con intenzionalità e gradualità"
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