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Il lavoro difende la memoria delle donne

Neurologia Redazione DottNet | 05/11/2020 15:04

Ne rallenta il declino: le differenze emergono dai 60 anni in su

Il lavoro retribuito protegge la memoria delle donne, siano esse sposate o single o con figli. Se lei lavora, infatti, il declino mnemonico fisiologico cui si va inevitabilmente incontro con l'età è più rallentato, al punto che la memoria di una mamma non lavoratrice si riduce nello stesso arco di tempo il 50% di più della memoria di una mamma lavoratrice. Lo studio è stato condotto da Elizabeth Rose Mayeda, della Università della California a Los Angeles e pubblicato sulla rivista Neurology.  Il lavoro ha coinvolto quasi 6200 donne di età media 57 anni, il cui stato di salute è stato monitorato per un periodo complessivo di 12 anni, con controlli della memoria biennali.

Prima dei 50 anni le donne - suddivise in gruppi a seconda che fossero lavoratrici sposate o non e con figli e non lavoratrici nelle stesse situazioni familiari - presentavano mediamente livelli di memoria tra loro molto simili. È dai 60 anni in su che emergono le differenze, la memoria delle donne con figli che sono state o sono lavoratrici declina più lentamente della memoria delle coetanee che non hanno lavorato o che hanno smesso definitivamente di farlo dopo la nascita dei figli. Non influisce invece sulla memoria femminile una interruzione temporanea dal lavoro, anche lunga, in concomitanza della nascita dei figli. 

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fonte: Neurology

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