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Specializzandi, ancora uno stop per ricorsi. Scoppia la protesta

Professione Redazione DottNet | 04/12/2020 18:37

Associazioni medici, disgustati dall'ennesimo rinvio: "Il ministro Manfredi è l'unico responsabile della gestione disastrosa"

Ancora una fumata nera per gli specializzandi di Medicina che devono attendere. L'ultimo stop di una storia senza fine è arrivato dal Consiglio di Stato, come comunica il Ministero dell'Università: "Si informano i candidati al concorso di ammissione dei medici alle scuole di specializzazione di area sanitaria per l’a.a. 2019/2020 - si legge nel comunicato di viale Trastevere - che il Consiglio di Stato, nell’accogliere l’appello cautelare proposto dal Mur avverso i ricorsi di taluni candidati in relazione al quesito n. 87, sospendendo la sentenza impugnata, ha tuttavia espressamente aggiunto che 'le ulteriori operazioni concorsuali (previste dall’adottando cronoprogramma per l’assegnazione delle sedi) andranno svolte successivamente alla decisione cautelare collegiale', fissando la camera di consiglio per il 15 dicembre". Tutto rinviato a ridosso di Natale, insomma. La prova per i 24mila candidati avrebbe dovuto svolgersi in piena estate, ma si è riusciti ad allestirla solo per il 22 settembre.

L'elenco degli specializzandi sarebbe dovuto uscire alle 12 del 5 ottobre ma i ricorsi contro il bando hanno finito per rallentare ogni operazione. E la graduatoria temporanea è apparsa solo il 26 ottobre. Passa ancora un mese e l'elenco considerato definitivo fino a oggi viene sbloccato solo nella tarda serata del 23 novembre. Il giorno successivo il Mur pubblica anche la tabella riepilogativa per la scelta della sede, l'assegnazione e l'immatricolazione: 1 dicembre chiusura della fase di scelta per i candidati, 3 dicembre pubblicazione delle assegnazioni alle Scuole di specializzazione, entro il 10 dicembre immatricolazione dei futuri specialisti, 16 dicembre pubblicazione degli esiti delle immatricolazioni per ciascun candidato, ovvero il via libero definitivo alla presa di servizio. E intanto scatterà la protesta di chi vorrebbe solo indossare il camice e iniziare a lavorare, proprio quest'anno in cui ci sarebbe bisogno di più medici possibile in corsia.

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Anaao Giovani e Als, l'associazione liberi specializzandi, si dicono "disgustate per l'ennesimo rinvio delle assegnazioni, e quindi delle immatricolazioni, relative al Concorso per la specializzazione in medicina 2020".   Lo affermano le due associazioni in un comunicato, dopo che ieri il ministero ha annunciato il rinvio sulla base di una decisione del Consiglio di Stato. "Il Signor Ministro del Mur Gaetano Manfredi, unico responsabile di una gestione disastrosa dell'intera procedura concorsuale, ci ha finalmente "messo la faccia" pur non assumendosi alcuna responsabilità - si legge - siamo stufi di chiedere da mesi un confronto che sistematicamente non avviene per la mancata presenza del Ministro. Da mesi abbiamo evidenziato che le ultime modifiche del bando scoprivano il fianco a ricorsi. Siamo stufi di dover accogliere ciclicamente rinvii e sconsiderati scaricabarile, il cui unico effetto è alimentare la sfiducia nei confronti dell'esecutivo ministeriale. È indecoroso e offensivo inoltre dover attendere sempre l'ultimo momento per dare questo tipo di comunicazioni, quando era possibile, in via ufficiale, trasparente e collaborativa, ottenere un risultato decisamente più soddisfacente per tutti".  Per gli specializzandi è tempo di cambiare il modo con cui si fanno le selezioni. "Chiediamo un atto di responsabilità e serietà: finalizzazione delle procedure concorsuali e la conseguente e inevitabile presa d'atto di aver gestito questa vicenda nel peggior modo possibile e che sia decretata la fine di questo impianto concorsuale per l'accesso alle specialità e soprattutto che l'attuale inquadramento del medico in formazione venga profondamente riformato a favore di una reale formazione-lavoro".

«Mancano i medici, ma gli specializzandi che hanno già vinto il loro concorso sono ancora a casa per continui rinvii della loro presa di servizio. E' indispensabile sbloccare la situazione e portare immediatamente queste giovani forze in corsia. mi sono dimenticato di scriverlo, sono 23mila (ripeto ventitremila) medici che potrebbero entrare domani a dare il loro contributo alla lotta contro Covid-19», scrive Roberto Burioni su Twitter

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