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Cipomo, bassa l'incidenza di casi di Covid tra i malati di tumore

Oncologia Redazione DottNet | 28/12/2020 14:22

Dei 59.989 pazienti che hanno ricevuto un trattamento antitumorale tra gennaio e aprile, solo 406 hanno sviluppato un'infezione da coronavirus

 L'incidenza dei casi di SarsCov2 nei malati di tumore in Italia è stata bassa. Secondo uno studio condotto dal Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), e pubblicato sulla rivista Jama Oncology, dei 59.989 pazienti che hanno ricevuto un trattamento antitumorale tra gennaio e aprile, solo 406 hanno sviluppato un'infezione da coronavirus. Il tasso di infezione è rimasto sotto l'1% anche nelle aree più colpite dalla pandemia. La ricerca è stata possibile grazie ai dati raccolti presso 118 strutture di oncologia medica su tutto il territorio nazionale affiliate al Cipomo.

L'età media dei pazienti infetti è stata di 68 anni. La maggior parte di loro erano sintomatici (83%) e ben 314 (77%) hanno avuto necessità di ricovero in ospedale. La diagnosi più comune tra chi si è ammalato di Covid era di tumore polmonare (22%) e la chemioterapia il trattamento più adottato (62%). Questi risultati riflettono probabilmente, secondo il Cipomo, le misure di riorganizzazione attuate nelle unità di oncologia medica in Italia all'inizio dell'epidemia di concerto con le autorità sanitarie.
Le stime vanno comunque analizzate con cautela in quanto non è stato uno studio di screening e quindi non è stato possibile identificare eventuali persone positive asintomatiche e senza un contatto noto con un caso positivo. "E' in corso di valutazione - precisa Carlo Aschele, coordinatore dello studio - l'impatto dei diversi tipi di tumore e di trattamento sull'incidenza di infezione da SarsCov2 per valutare se specifici tipi di tumore o di trattamento si associano a un maggior rischio di infezione". Per gli oncologi e i pazienti, concludono Aschele e Livio Blasi, presidente del Cipomo e co-autore dello studio, "la bassa probabilità di infezione da Sarscov2 nei soggetti trattati presso i Day hospital oncologici in Italia (1%), supporta l'importanza di continuare e non posticipare la maggior parte dei trattamenti oncologici, in quanto i benefici ottenibili superano il rischio di infezione, anche durante le attuali fasi di circolazione del virus". 

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