Col vaccino AstraZeneca nessun nesso causale con gli eventi trombotici. Aumenta il tasso di occupazione delle terapie intensive
Stop all'uso preventivo o profilattico di farmaci come aspirina, tachipirina o eparina, antinfiammatoria. E' in arrivo un documento ufficiale da parte dell'Aifa contro l'uso di questi farmaci in via precauzionale. "Non c'è motivo di usare farmaci preventivi o dopo la vaccinazione perchè non c'è alcun nesso dimostrato. Non ci sono indicazioni neanche per donne che usano la pillola", afferma il direttore Aifa Nicola Magrini (nella foto) durante la conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute in seguito al pronunciamento dell'Ema sul vaccino AstraZeneca. "I vaccinati siano tranquilli e sicuri e solo se ci sono sintomi si rivolgano al medico".
Ieri sono riprese le vaccinazioni con il vaccino AstraZeneca, dopo lo stop di alcuni giorni imposto dall'Ema.
"Abbiamo valorizzato il principio della massima precauzione arrivando alla sospensione temporanea del vaccino di AstraZeneca. E' stato valutato che su 20 mln di persone vaccinate in Ue e Gb non ci sono evidenze che il vaccino AstraZeneca, che copre al 100% per forme gravi, incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. In tutto ci sono 25 casi trombotici su 20 mln di vaccinati e non è dimostrabile un nesso di causalità e ricordiamo che l'infezione Covid è assai più pericolosa anche per questo tipo di infezioni", precisa il presidente del Css Franco Locatelli.
"La notizia principale da sottolineare è che i benefici del vaccino AstraZeneca superano ampiamente i rischi e quindi il vaccino è sicuro senza limitazioni di età e senza sostanziali controindicazioni per l'uso. Non è associato ad un aumento del rischio trombotico , nè ci sono problematiche rispetto ai lotti". Lo ha detto il direttore generale di AIFA, Nicola Magrini durante la conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute in seguito al pronunciamento dell'Ema sul vaccino AstraZeneca. "Nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi. La preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi di una certa gravità ha portato alla sospensione della campagna vaccinale in Ue. Ma gli eventi rari si possono conoscere meglio solo dopo l'utilizzo. Non c'è ad oggi un legame causale".
Intanto il tasso di occupazione nelle unità di terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in forte aumento e sopra la soglia critica. Ha raggiunto infatti il 36%, dal 31% della settimana precedente. Lo indica il monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) relativo al periodo fra il 12 e il 18 marzo. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in forte aumento: da 2.756 (09/03/2021) a 3.256 (16/03/2021). Il monitoraggio indica inoltre che il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate: da 22.393 del marzo scorso a 26.098 del 16 marzo.
Si osserva un ulteriore aumento dell'incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100.000, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 12-18 marzo 2021 è risultata di 264 per 100.000 abitanti. La scorsa settimana il valore era di 225,64 per 100.000. Aumentano ancora i nuovi casi non associati a catene di trasmissione: il monitoraggio dell'Iss indica che sono a 54.964, rispetto ai 50.256 della settimana precedente. Il 28,2% dei casi, inoltre, è stato rilevato attraverso l'attività di tracciamento dei contatti, il 37,2% sulla base della comparsa dei sintomi, il 20,5% attraverso attività di screening e per il 14,1% dei casi non era disponibile tale informazione. Resta fermo invece a 1,16, lo stesso valore della scorsa settimana, l'Rt nazionale.
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