dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Fecondazione assistita: con problemi alla tiroide maggior rischio di insuccesso

Endocrinologia Redazione DottNet | 24/04/2021 14:21

Associazione Medici Endocrinologi: "L’European Thyroid Association ha diffuso le nuove Linee Guida per la gestione delle tireopatie nelle pazienti da sottoporre a procreazione medicalmente assistita. Fondamentali test diagnostici e terapie appropriat

Associazione Medici Endocrinologi: "L’European Thyroid Association ha diffuso le nuove Linee Guida per la gestione delle tireopatie nelle pazienti da sottoporre a procreazione medicalmente assistita. Fondamentali test diagnostici e terapie appropriate"

Attenzione alla tiroide se si decide di iniziare un percorso di fecondazione assistita. Infatti, un malfunzionamento di questa ghiandola può ridurre le possibilità di successo della fecondazione assistita. Un legame, quello tra tiroide e PMA, già in parte conosciuto ma non adeguatamente valutato e che l’Associazione Medici Endocrinologi (AME-ETS) ha portato all’attenzione di medici e pazienti diffondendo le recenti Linee guida dell’European Thyroid Association. "Dagli ultimi studi si può affermare che quanto più elevato è il valore di TSH, maggiore è il rischio di insuccesso della procreazione medicalmente assistita", dichiara il Dr Roberto Negro, endocrinologo AME. "Più precisamente – prosegue Negro - la terapia utilizzata per la stimolazione ovarica fa aumentare la concentrazione di estradiolo, che a sua volta induce un aumento di thyroxine-binding globulin, con conseguente accrescimento della quota 'legata' di ormone tiroideo e riduzione della frazione libera.

Ciò comporta una sorta di 'stress test' per la tiroide, che, se affetta da tiroidite cronica autoimmune o ipotiroidismo subclinico, può andare incontro a insufficienza funzionale più o meno grave, che riduce le possibilità di successo della PMA".

Come si può agire per ridurre questi rischi? "È opportuno - dichiara AME-ETS - che tutte le pazienti candidate a PMA eseguano due esami fondamentali per la valutazione della tiroide: TSH e anticorpi anti-tireoperossidasi (AbTPO). Poi purtroppo, ci sono alcuni casi in cui questi esami non vengono proprio richiesti, altri casi in cui vengono prescritte terapie non appropriate e non sostenute da evidenze scientifiche"

pubblicità

Circa il 10% delle donne di età compresa fra 20-45 anni ha una tireopatia, che è rappresentata in particolar modo da ipotiroidismo subclinico, cioè quando il valore di TSH è al di sopra della norma o da tiroidite di Hashimoto, quando gli anticorpi anti-tiroide risultano positivi. Precedenti linee guida avevano già dato indicazioni sulla gestione delle pazienti tireopatiche che andavano incontro a PMA, ma quelle recentemente pubblicate dalla European Thyroid Association, sono le uniche esclusivamente dedicate a questo argomento così delicato. "Spesso i centri di PMA nono fanno attenzione adeguata ai problemi di tiroide connessi con l’inizio di trattamento di PMA. È importante – ricorda AME-ETS - che soprattutto gli endocrinologi e i ginecologi che rappresentano le figure più direttamente coinvolte nella gestione di queste pazienti siano a conoscenza e seguano le indicazioni di dette linee guida".

dottnet.title.comments

dottnet.article.related

Riduce il rischio di aborto. Presentato a Parigi studio multicentrico IVI sul ciclo naturale modificato anche nelle over 40, per un percorso PMA meno invasivo e medicalizzato

Tre studi coordinati dal team di ricerca del gruppo Genera presentati al congresso Eshre di Parigi evidenziano che l’intelligenza artificiale aiuta a valutare la qualità di ovociti ed embrioni

Si stima una perdita cumulata di 482 miliardi di euro. Una piena implementazione della PMA, come previsto dai LEA, potrebbe invertire il trend generando benefici fiscali fino a 263 miliardi di euro

All’Ame update il punto sui nuovi agonisti recettore Glp-1 e il dual agonist che stanno cambiando approccio di cura

dottnet.article.interested

Al Collegio Ghislieri di Pavia il 6 e 7 settembre due giorni dedicati all'innovazione tecnologica e terapeutica nella prevenzione e trattamento delle patologie legate al diabete e all'obesità

Esperti: Non ignorare il fenomeno o cercare di occultarlo

Protocollo di sperimentazione SIOOT con l’Università Cattolica di Roma per confermare l’efficacia dell’ozonoterapia nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri resistenti

Obesità, diabete, malattie della tiroide, infertilità, osteoporosi. Problemi di salute molto diffusi che hanno un comune denominatore: le alterazioni ormonali

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti