Voci autorevoli si sono levate contro la decisione Inps, che ai più appare irragionevole e discriminatoria
Il cumulo contributivo gratuito negli ultimi anni è diventato uno degli istituti previdenziali più gettonati dagli italiani: grazie ad esso molti lavoratori (e fra questi anche i medici e gli odontoiatri) hanno la possibilità di aggirare la Legge Fornero, conquistando il diritto a pensione già dai 62 anni di età, con la Quota 100 oppure con i normali requisiti per la pensione di anzianità. Per i medici e gli odontoiatri, in realtà, la Quota 100 non è particolarmente appetibile, impedendo loro di esercitare la libera professione fino al raggiungimento dell’età di vecchiaia (oggi 67 anni), ma grazie alla Quota A dell’Enpam, specie se si sono riscattati gli anni di laurea, i 42 anni e 10 mesi di anzianità (un anno in meno per le donne) non sono più un miraggio.
Emilio Croce: "Il Consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni"
Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"
Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria
Oliveti: "Con quest’atto continua il nostro percorso di investimenti relativi all’attività professionale dei medici e odontoiatri nostri iscritti nella convinzione che questa sia la scelta giusta per finanziare le prestazioni previdenziali"
Emilio Croce: "Il Consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni"
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Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria
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