Palmieri: "La pandemia da COVID-19 e i provvedimenti di distanziamento sociale messi in atto per contenerla hanno imposto un drastico cambiamento nelle abitudini di vita, creando situazioni di disagio psicologico e sessuale"
Sia il distanziamento sia le convivenze forzate a cui ha costretto la pandemia Covid-19 negli scorsi mesi non hanno fatto bene alla vita sessuale degli italiani: non c'è stato affatto il baby boom ipotizzato a nove mesi dal lockdown della primavera scorsa. Anzi, c'è stato un calo dell'8% delle nuove nascite. Secondo un'indagine condotta online dalla Sia, la Società Italiana di Andrologia, su oltre 1.000 uomini il 60% ha riferito un calo del desiderio e di aver diminuito l'attività sessuale durante il lockdown. Le riaperture però non stanno spazzando via i disagi: la pandemia e l'isolamento hanno lasciato segni che perdurano con il graduale ritorno alla normalità, tanto che il 24% degli uomini continua ad avere difficoltà.
Lo rivela un lavoro che sarà pubblicato nell’ultimo numero della rivista internazionale Archivio Italiano di Urologia e Andrologia dal titolo Metastatic cancer to the penis: a multi-institutional comprehensive analysis of 31 patients
A proporre un nuovo cambio di paradigma per contrastare il declino della natalità sono gli specialisti della Società italiana di andrologia (Sia)
Al Bambino Gesù grazie a tecnica mai usata prima in pediatria
Mobilità regionale delle coppie infertili allarmante: 26,5% per la fecondazione omologa e 38,5% per la fecondazione eterologa
Contribuisce anche a dissipare i timori infondati che possono ostacolare il trattamento di uomini che ne hanno realmente bisogno
In occasione del 4 settembre, Giornata Mondiale dedicata al Benessere sessuale, gli esperti ” tornano a richiamare l’attenzione sui dati emersi in questi primi mesi di lavoro"
Studio italiano, forte impatto degli antiossidanti su spermatozoi
Con carenza cresce rischio di malattie cardiache e osteoporosi
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