Per il 70% degli urologi il ritorno alla normalità è ancora lontano e ad avere subito più riduzioni sono i follow-up
Nel 2021 il 30% dei pazienti colpiti da tumore alla prostata ha rinunciato alle visite mediche per paura del Covid e sempre Il 30% ha evitato di andare in ospedale. Otto su dieci ignorano se le terapie a cui sono sottoposti possano esporli a un maggiore rischio di contrarre il virus. Ma il 99% è vaccinato e per il 60% il Servizio sanitario nazionale offre un buon livello di assistenza nonostante la pandemia. Per il 70% degli urologi il ritorno alla normalità è ancora lontano e ad avere subito più riduzioni (rispetto a cure farmacologiche e chirurgie) sono i follow-up, mentre il 65% di loro riceve richieste di rinvio delle terapie per paura di un possibile contagio nei reparti, con una significativa riduzione dell'aderenza alle cure. Il Covid fa ancora paura, come confermano i due sondaggi somministrati a 400 malati di tumore alla prostata e 400 urologi, nell'ottobre scorso, nell'ambito della campagna 'Per il cancro non c'è lockdown', realizzata da Fondazione Pro con il supporto incondizionato di Ipsen.
Lo studio, riportato nell'articolo dell’ International Journal of Molecular Sciences, si deve al Systems Biology Group Lab dell’Ateneo di Roma, diretto dal prof. Mariano Bizzarri, in collaborazione con la Aurora Biosearch di Bollate
Talazoparib è un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli inibitori PARP (poli-ADP-ribosio polimerasi). Agisce bloccando un enzima chiamato PARP
Lo rivela uno studio pubblicato su Tobacco Control, basato su dati americani e condotto presso i Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta
La proposta è di è di ampliare il No Tobacco Day all'intero mese di maggio, trasformandolo nel No Tobacco May
Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)
Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"
Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia
Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"
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