Si tratta di cellule che normalmente intervengono nella difesa dell'organismo in presenza di forme virali, batteriche o tumori
La scoperta di una presenza di specifiche cellule immunitarie nei pazienti affetti da gravi forme di Covid apre prospettive importanti nella prognosi e nel trattamento della malattia. Lo studio scientifico, pubblicato su 'Cell', è stato condotto a Siena, nella Uoc Malattie dell'Apparato respiratorio dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese Le Scotte, ed è stato coordinato dalla professoressa Elena Bargagli, responsabile del centro di riferimento regionale per le malattie rare polmonari, insieme alla ricercatrice Laura Bergantini. Gli esperimenti relativi allo studio delle risposte immunologiche nei malati ricoverati per polmonite interstiziale Covid sono stati condotti presso il Laboratorio di Assistenza e Ricerca Traslazionale, diretta dal professor Francesco Dotta. "Lo studio - spiega Bargagli - ha dimostrato che alcune cellule immunitarie, quali specifici subsets di cellule Natural Killer e cellule T, sono esclusivamente presenti nei pazienti con forme gravi di patologia, con polmonite interstiziale, e possono rappresentare futuri target di trattamento.
Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”
Ue, Oms e Unicef: «Negli ultimi tre anni 1,8 milioni di bambini non vaccinati». In crescita anche i casi di pertosse
Per la SIN obiettivo prioritario garantire l’immunizzazione dalle malattie prevenibili per tutti i bambini senza disuguaglianze
Il timore è che il virus si adatti e avvii il contagio interumano
Il farmaco è indicato come terapia aggiuntiva di mantenimento nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti dalla patologia e che non sono adeguatamente controllati
Rimodulate le aliquote e gli scaglioni di reddito da applicarsi in sede di determinazione dell’imposta lorda per l’anno 2024
La parodontite può peggiorare la BPCO a causa dell’attivazione di due tipi di cellule immunitarie, le cellule T γδ e i macrofagi M2
Falcone: “Il Mycoplasma Pneumoniae è un germe noto, provoca polmoniti di lieve entità. Il rischio è legato alla resistenza di alcuni di questi germi all’azitromicina, l’antibiotico che si utilizza in questi casi, di cui è stato fatto un uso improprio
Persone di una certa età che in passato erano ritenute anziane oggi potrebbero non essere più considerate tali
Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie
Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”
Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' è una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura che porterà a una nuova pletora medica che favorirà manodopera privata a
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