Dopo i 50 anni l'età della menopausa sembrava non influire in modo particolare sulle diagnosi di demenza
La menopausa precoce può aumentare il rischio per le donne di sviluppare demenza nel corso della vita. È quanto emerge dai primi risultati di uno studio che saranno presentati in occasione dell'Epidemiology, Prevention, Lifestyle & Cardiometabolic Health Conference 2022 dell'American Heart Association a Chicago. Lo studio, che ha analizzato i dati riferiti a 153.291 donne inglesi tra il 2006 e il 2010, ha permesso di osservare che chi entrava in menopausa prima dei 40 anni aveva più probabilità di avere una diagnosi di demenza nel corso della vita rispetto alle donne che entravano in menopausa dopo i 50 anni.
Riduce il dolore, l'affaticamento e l'impatto globale della malattia
Tanti gli eventi in programma tra cultura e scienza: obiettivo sensibilizzare e informare
L'esame si chiama 'Lumipulse G pTau217/ß-Amyloid 1-42 Plasma Ratio' ed è indicato per individuare precocemente le placche amiloidi in adulti over 55 che presentano segni e sintomi della patologia
È il primo documento ufficiale destinato ai medici specialisti e non che raccoglie in modo sistematico le raccomandazioni basate su un’analisi rigorosa dell’evidenza scientifica su utilizzo e efficacia dei farmaci
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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