Un numero in leggera crescita rispetto ai 166.000 della settimana precedente e dei 156.000 di due settimane prima
Nella settima dal 28 febbraio al 6 marzo sono stati circa 171.000 i casi stimati di sindrome simil influenzale. Un numero in leggera crescita rispetto ai 166.000 della settimana precedente e dei 156.000 di due settimane prima, che porta il totale delle persone colpite a 4.577.000 a partire da ottobre. A risalire, pur restando su valori bassi, è anche, la positività ai campioni. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto della rete di sorveglianza epidemiologica InfluNet, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), che precisa come "la maggior parte dei casi segnalati sono riconducibili ad altri virus respiratori" diversi da quelli influenzali veri e propri, "la cui circolazione si è mantenuta bassa e di tipo sporadico per tutta la stagione".
Cartabellotta: "Il DFP 2025 conferma che, in linea con quanto accaduto negli ultimi 15 anni, la sanità pubblica continua a non rappresentare una priorità per il Paese"
Sottosegretario Gemmato: “La prevenzione passa anche dalla corretta alimentazione. Il TanSiN sarà un punto di riferimento per una popolazione più consapevole e in salute”
Aodi: “Le linee guida dell’OMS sono essenziali, ma da sole non bastano, e soprattutto servono finalmente fatti e non certo parole da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità"
ll ciclo di incontri Morning Health Talks di EIT Health aiuta ad indentificare gli ostacoli alla digital transformation del settore healthcare e raccoglie proposte per accelerare l’innovazione in sanità, in Italia e non solo
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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