Il 62 per cento delle persone con obesità e persino un quarto di quelle fortemente obese si ritengono solo sovrappeso.
L’obesità non è riconducibile semplicemente a uno stile di vita scorretto e per curarla non bastano impegno e forza di volontà: è una malattia cronica e come tale va trattata. La comprensione e la conoscenza di questa malattia sono gli obiettivi primari della campagna di sensibilizzazione "Non nasconderti dietro false convinzioni. La verità sul peso" promossa da Novo Nordisk in partnership con Amici Obesi Onlus, Associazione Italiana Dietetica e nutrizione clinica (ADI), Associazione Medici Endocrinologi (AME), Fondazione Associazione Italiana Dietetica e nutrizione clinica (Fondazione ADI), Italian Obesity network (IO Net), Obesity policy engagement network (OPEN), Società Italiana di Chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (SICOB), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), Società Italiana Obesità (SIO).
Realizzata nell’ambito di Driving Change in Obesity, programma internazionale in collaborazione con componenti accademiche, sociali e scientifiche volto a migliorare la vita delle persone con obesità; la campagna si propone di coinvolgere l’opinione pubblica sulle difficoltà che le persone con obesità affrontano quotidianamente, sostenendo chi ne è affetto e stimolandolo a rivolgersi al medico, ma soprattutto di combattere l’informazione scorretta e molto diffusa sul tema, spesso ridotto a un semplice problema di alimentazione o a una questione di mancanza di forza di volontà.
L’obesità è una malattia cronica multifattoriale molto complessa che dipende da diversi fattori genetici, ambientali e psicologici ed è associata allo sviluppo di malattie croniche non trasmissibili come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie del fegato e almeno 12 tipi di tumori. Per la cura e il trattamento richiede il coinvolgimento di molteplici figure sanitarie specializzate.
«Tutt’oggi, purtroppo, l’obesità è associata a uno stigma oltre che sociale anche clinico, a causa delle notizie imprecise o del tutto sbagliate che ancora troppo spesso circolano sull’argomento. Infatti, come evidenziato dallo studio ACTION-IO di Novo Nordisk, nato per identificare le percezioni, le attitudini, i comportamenti e gli ostacoli per la cura dell’obesità, seppure il 91 per cento dei medici affermi che l’obesità è una malattia cronica, ancora 8 esperti su 10 ritengono che vada affrontata migliorando il proprio stile di vita», commenta Giovanna Rosso, Senior Director Obesity Novo Nordisk Italia. «Sempre dai dati di ACTION-IO emerge, inoltre, come le persone con obesità abbiano una percezione distorta della propria condizione: il 62 per cento si ritiene solo sovrappeso.1 Lo stesso problema di percezione si riscontra riguardo a bambini e adolescenti. Infatti, i risultati dello studio ACTION Teens, recentemente presentati all’European Congress on Obesity 2022, evidenziano come un genitore su tre non riconosca l'obesità del proprio figlio e un adolescente su quattro non si renda conto di essere obeso, ma soprattutto, i due terzi dei giovani che realizzano di essere obesi non sanno come affrontare la malattia e si sentono gli unici responsabili del proprio perdere peso».2
«L’inconsapevolezza circa la malattia e la mancanza del corretto supporto medico portano molte persone a raccontarsi una serie di false verità, per sopportare meglio la loro condizione e sopravvivere a una società, spesso crudele, che stigmatizza chi è affetto da obesità.
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Agisce anche sul trabecolato
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