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Giornata del Sollievo, Anelli: Medici italiani vicini al paziente, considerare cure palliative e terapia del dolore nel DM 71

Professione Redazione DottNet | 26/05/2022 17:44

"Il controllo efficace del dolore si configuri, in ogni condizione clinica, come trattamento appropriato e proporzionato"

"Vicini al paziente, sempre, e maggiormente quando più ce ne è bisogno: così sono, e sempre più vogliono essere, i medici italiani. Per questo, raccogliamo e rilanciamo l’appello lanciato oggi dalla Fondazione Gigi Ghirotti: nessuno resti solo di fronte alla malattia, di fronte al dolore".

A parlare è il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. Lo fa nell’imminenza della XXI Giornata nazionale del Sollievo che si celebrerà domenica 29 maggio e che è stata presentata oggi presso il Ministero della Salute. Oltre alla Fondazione Gigi Ghirotti, a promuovere la Giornata sono lo stesso Ministero e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

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"Il medico – ricorda Anelli - è, sempre e comunque, prossimo al paziente e alla sua famiglia. E lo è ancor più nelle situazioni ‘di frontiera’, come il nascere, il morire, e tanto più profondamente nella sofferenza, e nella cura di ciò che non si può guarire.  Ce lo chiede il nostro Codice Deontologico, che, già all’articolo 3, impone al medico "la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana". Per poi specificare, all’articolo 16, come "Il controllo efficace del dolore si configuri, in ogni condizione clinica, come trattamento appropriato e proporzionato".  E ribadire, all’articolo 39, e che: "Il medico non abbandona il malato con prognosi infausta o con definitiva compromissione dello stato di coscienza ma continua ad assisterlo e se in condizioni terminali impronta la propria opera alla sedazione del dolore e al sollievo dalle sofferenze tutelando la volontà, la dignità e la qualità della vita". Ce lo chiede, ancor prima e ancor più forte, la nostra coscienza, il nostro stesso essere medico, la nostra missione di curare anche quando non si può guarire".

"Per questo, diciamo sì all’ospedale senza dolore – conclude – e auspichiamo, insieme alla Fondazione, che quanto previsto per la rete ospedaliera trovi riscontro nel cosiddetto ‘DM 71’, ‘che prevede la riforma dell’assistenza territoriale.  La prossimità al paziente è infatti essa stessa parte della cura e del prendersi cura, e dona sollievo alle sofferenze fisiche e psicologiche. A questo proposito, ricordiamo l’opera meritoria della Fondazione che, da oltre 20 anni, mette a disposizione dei malati di tumore e dei loro familiari un centro d’ascolto con servizio telefonico gratuito di sostegno".

068416464 il numero, raggiungibile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.

"In questi ultimi due anni, abbiamo registrato avanzamenti importanti nell’applicazione della Legge 38/2010 – spiega Fulvio Borromei, componente del Comitato Centrale e Coordinatore della Commissione Fnomceo su cure palliative e dolore – e sono stati adottati provvedimenti fondamentali: uno per tutti, l’istituzione della scuola di specializzazione in Medicina e cure palliative, che riconosce dignità specialistica e autonoma ad un sapere la cui importanza è ben conosciuta sia dai cittadini sia dal mondo istituzionale e professionale. Occorre andare avanti su questa strada, implementando la formazione e l’informazione rivolte ai medici e la comunicazione ai pazienti sui loro diritti".

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