Calo del 7-10% se si vive in contesti poco coesi o si è soli
La solitudine e la scarsa coesione sociale possono influire negativamente sulla risposta ai vaccini contro Covid-19. A dirlo è uno studio dell'Università di Limerick pubblicato su Brain, Behavior and Immunity. Utilizzando i dati di oltre 600 persone che a marzo 2021 avevano ricevuto la prima dose, i ricercatori hanno scoperto che coloro che vivevano in un contesto sociale che percepivano meno favorevole (perché si sentivano meno legati al loro quartiere, avevano una minore fiducia nei vicini o provavano scarsa affinità nei loro confronti) avevano un livello di anticorpi più basso di circa il 10% rispetto a coloro che riferivano una maggiore coesione sociale. Queste persone tendevano anche a dichiararsi più sole, condizione che a sua volta riduceva ulteriormente del 7% la risposta anticorpale.
Conversano: ‘Attivare logica dell’investimento, notevole ritorno economico e sulla salute dei cittadini’
Si stima una perdita cumulata di 482 miliardi di euro. Una piena implementazione della PMA, come previsto dai LEA, potrebbe invertire il trend generando benefici fiscali fino a 263 miliardi di euro
Lo studio è promosso da Città di Lugano, IBSA Foundation per la ricerca scientifica e l’Istituto di Medicina di Famiglia dell’Università della Svizzera italiana (USI), in collaborazione con il LAC Lugano Arte e Cultura
Ricerca Usa, anche sonno e dispositivi rubano la concentrazione
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
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