“Non sarà più possibile avere delle visioni individuali o interessi particolari e tutto a livello nazionale dovrà essere allineato e interconnesso"
"Lo Spazio Europeo dei dati è un'occasione da cogliere presto e bene e questo richiede una sinergia tra tutte le istituzioni implicate e una governance interistituzionale che permetta alle istituzioni e agli enti di essere allineati sugli obiettivi, le disposizioni e le specifiche tecniche del Regolamento Europeo". Lo ha detto l’On. Simona Loizzo, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale, promotrice dell’evento "Spazio Europeo dei dati: azioni per l’Italia", che si è svolto alla Camera dei Deputati. Il convegno ha permesso di avviare un confronto inter-istituzionale, tecnico e scientifico sullo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS), una delle principali iniziative dell’Unione Europea per la costruzione di un ecosistema federato, sicuro e interoperabile dei dati sanitari.
"Non sarà più possibile avere delle visioni individuali o interessi particolari – ha proseguito Loizzo – e tutto a livello nazionale dovrà essere allineato e interconnesso, in un contesto dove ci sarà l'Autorità competente per il Regolamento sotto il controllo del Ministero della Sanità, che lavora nel quadro del sistema digitale nazionale e di concerto con le altre istituzioni centrali, che hanno competenze attinenti al settore dei dati.
Come è emerso durante il convegno, lo spazio europeo dei dati sanitari rappresenta il primo spazio comune dei dati dedicato a un settore specifico nell'ambito della strategia europea per i dati e regolato da una normativa che punta a istituire un quadro comune per l'uso e lo scambio di dati sanitari elettronici in tutta l'UE. "A nome dell'Intergruppo Parlamentare sulla sanità digitale – ha aggiunto – vorrei fare appello a tutte le istituzioni coinvolte nella creazione dello spazio dei dati sanitari, affinché prodighino tutto l'impegno e le risorse necessarie. Da parte nostra confermiamo il supporto del Parlamento alla realizzazione di questo disegno condiviso. Siamo pronti ad aiutare il dialogo tra il Centro e le Regioni e con tutti i portatori di interesse". "L’accesso ai dati secondari e lo scambio a livello europeo – ha concluso Loizzo – permetteranno di potenziare la ricerca per la scoperta di nuove malattie e lo studio di quelle esistenti e per lo sviluppo di nuovi farmaci, terapie e tecnologie diagnostiche; di migliorare il funzionamento e la sicurezza dei sistemi sanitari e di sostenere lo sviluppo dell'health tech, facilitando la messa punto dei sistemi di intelligenza artificiale".
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