Messa: "L’aumento delle temperature sottopone i reni a uno sforzo maggiore per trattenere liquidi e sali minerali, che si perdono in maniera cospicua con la sudorazione”
Il caldo può favorire o peggiorare la malattia renale cronica e i calcoli renali in estate tendono a verificarsi con un’incidenza doppia rispetto alla norma. A mettere in guardia è la Società Italiana di Nefrologia (Sin), che in vista dell’estate lancia anche un allarme sulla carenza di programmi dialisi per i pazienti che si spostano in vacanza fuori dalla propria regione, costringendo di fatto oltre la metà dei pazienti dializzati “agli arresti domiciliari”. L’aumento delle temperature “sottopone i reni a uno sforzo maggiore per trattenere liquidi e sali minerali, che si perdono in maniera cospicua con la sudorazione”, osserva il presdiente della Sin, osserva Piergiorgio Messa.
La sopravvivenza dei pazienti raggiunge il 97,3% a un anno dal trapianto e il 91,5% a 5 anni, mentre quella a 10 anni è pari all'80,7%
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