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La pandemia non ferma la medicina estetica: trend in crescita

Medicina Estetica Redazione DottNet | 06/10/2022 17:04

Cresce il consolidamento dei trattamenti e la fiducia nei professionisti, aumenta l’attenzione alla sostenibilità ambientale e, complice anche la tecnologia, si inseriscono nuove metodologie e approcci al paziente

Cambiano i target e le richieste ma non l’afflusso di pazienti per la medicina estetica: cresce il consolidamento dei trattamenti e la fiducia nei professionisti, aumenta l’attenzione alla sostenibilità ambientale e, complice anche la tecnologia, si inseriscono nuove metodologie e approcci al paziente. Questa la fotografia presentata dall’aggiornamento dell’Osservatorio nazionale di medicina estetica a cura della società scientifica Agorà e presentato in occasione del congresso Agorà 2022, che si è aperto giovedì scorso. Un appuntamento che fa di Milano il centro di nuovi approcci alla bellezza e al benessere. ”Tutte le principali richieste - rileva il professor Alberto Massirone, presidente Agorà - si declinano in una ricerca di bellezza che parte dalla ritrovata attenzione alla prevenzione, oltre che dalla scarsa invasività, e punta al ritrovato miglioramento generale dell’ immagine.

Questo è possibile grazie al costante aggiornamento che il medico estetico esegue per assicurare elevati standard di sicurezza e affidabilità”. L’Osservatorio stima che il paziente fidelizzato affronti una spesa annua in medicina estetica tra i 700 e i 2500 euro per trattamenti viso, corpo e non solo. I trattamenti viso maggiormente richiesti dalle donne sono filler (59%), tossina botulinica (44%), rivitalizzazione cutanea (33%), peeling (23%), seguono prp e fili di trazione. Per gli uomini invece tossina botulinica (39%), filler (34%), peeling (28%), seguono come per le donne prp efili di trazione.

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Tra i trattamenti corpo maggiormente richiesti dalle donne invece vi sono intradermoterapia (28%), carbossiterapia e laser epilazione a pari merito (25%), trattamenti laser per macchie (21%), trattamenti vascolari (19%). Per gli uomini in testa, come per le donne, intradermoterapia (25%), seguita da laser epilazione (21%), carbossiterapia (19%), laser rimozione tatuaggi (17%) e laser per macchie (13%). Guardando alle fasce d’età, la rivitalizzazione cutanea è richiesta nella fascia d’età 30-40 e 40-60, mentre il laser rimozione tatuaggi è più richiesto dalla fascia 30-40 ma anche tra i giovani il trend del corpo tatuato sembra decrescere. I social influenzano sempre più i canoni di bellezza tra i giovani, tanto che si registrano richieste di look sempre più artefatti e innaturali e che interessano soprattutto il countouring del viso o mode come le “russian lips”, le “california lips” e i “foxy eyes”. Dai trent’anni l’esigenza è invece avere un effetto antiating e contrastare cedimenti tissutali o adiposità localizzate. Per i Millennials e la generazione Z i social restano mezzi, se “maneggiati con cura”, anche utili, ma la modalità dei Baby Boomers del passaparola resta il mezzo più efficace per il reclutamento dei nuovi pazienti.

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