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Blitz dei Nas nei Centri estetici: sequestrate 14 strutture. Nel mirino anche le farmacie

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/06/2025 15:19

Schillaci: “Presto campagne di informazione sui social, nelle farmacie e studi medici per aiutare i cittadini a scegliere consapevolmente e in piena sicurezza le strutture e i professionisti”

Dal Nord al Sud del Paese. Sono stati ben 1.160 i controlli, tra centri estetici e studi medici estetici, condotti dai Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, che hanno individuato 132 obiettivi non conformi con il conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria di 104 titolari/operatori e il sequestro di 14 strutture, oltre all’oscuramento di siti web.

Interventi di chirurgia estetica, sottolineano i Nas in una nota, “effettuati da personale non qualificato, incurante delle gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione medico-professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali”.

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Controlli a tappeto voluti con forza dal ministero della Salute, Orazio Schillaci dopo i recenti e drammatici episodi di cronaca legati a interventi di chirurgia estetica che hanno causato, in pochi mesi, la morte di tre donne nella Capitale. Verifiche per chi non rispetta le regole che dovranno anche essere accompagnate da informazioni chiare ai pazienti, come ha sottolineato il Ministro, in un’intervista al quotidiano La Repubblica: “È necessario far comprendere ai cittadini che anche l'intervento estetico richiede in molti casi una procedura chirurgica e può presentare dei rischi – ha detto Schillaci – non ci si può affidare ai social nella scelta di un professionista o a Dr Google. È sempre doveroso consultarsi con il proprio medico di famiglia o un altro specialista in grado di indirizzare le persone in strutture qualificate”.

Insieme alle Società scientifiche del settore, ha aggiunto Schillaci “possiamo condividere un percorso per promuovere campagne di informazione sui social, nelle farmacie e negli studi medici per aiutare i cittadini a scegliere consapevolmente e in piena sicurezza le strutture e i professionisti”.

Non solo, ha annunciato il Ministro, a breve sarà istituita la Commissione stralcio che si occuperà in via prioritaria di sbloccare le sanzioni disciplinari degli Ordini verso quanti continuano ad operare nonostante l’esercizio abusivo della professione e il mancato rispetto delle regole di sicurezza. Nel frattempo, ha assicurato Schillaci “la Commissione centrale per le professioni sanitarie ha ripreso a riunirsi e ha già iniziato a smaltire parte delle pratiche pendenti”.

La fotografia del fenomeno distribuita su tutto il territorio nazionale.

Tra i casi più gravi intercettati dai Nas si segnalano:

  • Gruppo NAS Milano (Nord Italia).

All’esito di un’attività ispettiva è stato riscontrato che all’interno di una struttura era stato allestito un ambulatorio polispecialistico nonché un'attività estetica senza le previste autorizzazioni. A seguito delle non conformità accertate, il legale rappresentante è stato deferito alla competente A.G. e l'Autorità sanitaria comunale ha emesso ordinanza di immediata sospensione delle attività non autorizzate;

  • Gruppo NAS Roma (Centro Italia).

Nel corso di una verifica è stata deferita in stato di libertà una persona per avere, senza l’abilitazione richiesta per l’esercizio delle professioni sanitarie, eseguito illegalmente diversi interventi estetici, presentando altresì certificazione estera inerente la propria formazione e autorizzazione ad eseguire in Italia iniezioni di acido ialuronico alle labbra. Nel corso dell’attività si è proceduto al sequestro di materiale sanitario e cosmetico (tra cui siringhe pre-riempite di acido ialuronico, aghi, flaconcini contenenti filler anti-età) nonché schede di valutazione medico-estetica relative a diversi pazienti, questionario medico prima dell’iniezione redatto in lingua tedesca e attestati di partecipazione a corsi di qualificazione/seminari.

  • Gruppo NAS Napoli (Sud Italia)

Nel corso di una verifica condotta presso una farmacia sono state sottoposte a sequestro amministrativo le aree adibite a centro estetico e le apparecchiature/attrezzature utilizzate per “estetica avanzata”, poiché è stato accertato l’avvio abusivo dell’attività di estetista all’interno della farmacia;

I Carabinieri del Nas hanno eseguito inoltre il sequestro/sospensione di 14 strutture nonché dispositivi medici e farmaci per un valore di circa 3,5 M euro. Sono stati accertati 32 illeciti penali, riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti, alla ricettazione di farmaci ad uso ospedaliero ed alla falsificazione di attestati professionali.

Contestate ulteriori 156 sanzioni amministrative per inadempienze autorizzative e procedurali connesse con la mancata applicazione di Leggi Regionali e della normativa inerente all’attività di estetista. Irrogate sanzioni pecuniarie per 130mila euro. Le attività di controllo, sottolineano i Nas, sono state estese anche al web al fine di verificare l’offerta in vendita e/o la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della “medicina estetica”, arrivando nei casi più gravi anche all’oscuramento di quei siti web, solitamente ospitati su server esteri e con gestori anonimi facilmente raggiungibili dall’Italia, che promuovevano/vendevano illegalmente medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, vendibili in farmacia e utilizzabili solo sotto controllo di personale sanitario; dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea (cd. filler); prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.


 

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