Soli: "Mediante la plasmaferesi abbiamo rimosso gli anticorpi nocivi dal sangue della madre e somministrato immunoglobuline per rafforzare la barriera agli anticorpi"
Una terapia innovativa e adottata per la prima volta in Italia dall'Ostetricia e dal Centro trasfusionale dell'azienda ospedaliera di Parma ha permesso di superare il rischio di anemia di un feto, che derivava dalla forte incompatibilità del fattore Rh del sangue materno e di quello del bambino. La donna, con Rh negativo, alla sua seconda gravidanza, aveva in grembo un feto con Rh positivo e un'altissima presenza di anticorpi anti Rh, con conseguente possibilità di aborto o morte in utero. "Questi anticorpi anti Rh della madre come già successo nella prima gravidanza - spiega Tullio Ghi, direttore della struttura complessa di Ostetricia e ginecologia - avrebbero attraversato la placenta e causato inevitabilmente un'anemia fetale grave. Avevamo prospettato alla coppia il ricorso a trasfusioni fetali in utero ripetute appena questa fosse comparsa". Dopo un confronto con i pochi esperti al mondo, per evitare procedure invasive sul feto, è stata invece elaborata una terapia personalizzata sottoposta alla donna una volta a settimana dalla 16ma di gestazione: "Mediante la plasmaferesi - illustra Maurizio Soli, direttore del Centro trasfusionale - abbiamo rimosso gli anticorpi nocivi dal sangue della madre e somministrato immunoglobuline per rafforzare la barriera agli anticorpi".
Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo
I progetti vincitori, selezionati da una giuria tecnica e tramite voto popolare sono stati annunciati durante il 24o Convegno Nazionale Conacuore
Ma per i pazienti il cambiamento è fonte di timori e di paure
Agenas, +6% sul 2022. Il 68% Codici bianchi e verdi
Il ginecologo e il medico di medicina generale importanti punti di riferimento da cui le donne desiderano ricevere informazioni
La Chiesa prende posizione contro la maternità surrogata, 'attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto
Dopo il parto si ha però un recupero, specie se si allatta
Renzini, "importante alleato nel ridurre lo stato infiammatorio"
Un libro bianco rivela le sfide delle pazienti e di chi le assiste
Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine
Agisce anche sul trabecolato
Commenti