"Lavoro quotidiano a limite tollerabile, boom prepensionamenti"
Medici di famiglia in Sardegna sul piede di guerra per l'ipotesi di aumentare il massimale dei pazienti assistiti dagli attuali 1500 sino ad arrivare a 1800. Una proposta che il sindacato autonomo sardo Snami, replicando alle recenti dichiarazioni dell'assessore alla Sanità Carlo Doria sulla stampa sulla carenza dei professionisti nell'Isola, ritiene irricevibile. "Come medici che lavorano quotidianamente nel territorio - dice Domenico Salvago, vice presidente nazionale Snami - siamo consci della gravissima situazione della sanità sarda e da tempo, totalmente inascoltati, cerchiamo di indicare alla parte pubblica e alla politica possibili soluzioni, anche nell'immediato, ovviamente non a parole ma attraverso suggerimenti precisi formalizzati in documenti trasmessi all'assessorato" "Abbiamo chiesto un tavolo tecnico -aggiunge Edoardo De Pau, vice presidente regionale Snami Sardegna - e magari sarebbe stato meglio sedersi e parlare prima di trovare della soluzioni che leggiamo increduli sulla stampa, anche noi addetti ai lavori, senza averne discusso prima. Avremmo spiegato che non si può costringere un medico ad avere più pazienti del massimale perchè le norme in vigore non lo consentono e che a qualcuno sfugge che il lavoro quotidiano dei medici di famiglia è al limite della tollerabilità.
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
Chiusi il 9% in 10 anni. Fra il 2019 e il 2022, 11.000 clinici hanno scelto di lasciare le strutture pubbliche e l’esodo continua inesorabilmente
“Le sfide riguardanti il sistema sanitario italiano, in particolare la medicina di famiglia, sono complesse e richiedono un'ampia trattazione non riassumibili in articoli generici o comunicati stampa"
Aumenteranno le ore, dalle attuali 3 alle future 6. Gli studi dovranno essere più facilmente fruibili, non trovarsi a un terzo piano senza ascensore ma fronte strada per essere raggiungibili da tutti
Scotti: "La nuova medicina di famiglia sarà sicuramente tecnologica ma la relazione con il paziente resterà il fulcro"
Incontro con il Presidente del Comitato di Settore Marco Alparone. Silvestro Scotti (Fimmg): grande soddisfazione come premessa all’approvazione dell’ACN 2019-2021 e per indirizzi futuri su ACN 2022-2024
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