"Lavoro quotidiano a limite tollerabile, boom prepensionamenti"
Medici di famiglia in Sardegna sul piede di guerra per l'ipotesi di aumentare il massimale dei pazienti assistiti dagli attuali 1500 sino ad arrivare a 1800. Una proposta che il sindacato autonomo sardo Snami, replicando alle recenti dichiarazioni dell'assessore alla Sanità Carlo Doria sulla stampa sulla carenza dei professionisti nell'Isola, ritiene irricevibile. "Come medici che lavorano quotidianamente nel territorio - dice Domenico Salvago, vice presidente nazionale Snami - siamo consci della gravissima situazione della sanità sarda e da tempo, totalmente inascoltati, cerchiamo di indicare alla parte pubblica e alla politica possibili soluzioni, anche nell'immediato, ovviamente non a parole ma attraverso suggerimenti precisi formalizzati in documenti trasmessi all'assessorato" "Abbiamo chiesto un tavolo tecnico -aggiunge Edoardo De Pau, vice presidente regionale Snami Sardegna - e magari sarebbe stato meglio sedersi e parlare prima di trovare della soluzioni che leggiamo increduli sulla stampa, anche noi addetti ai lavori, senza averne discusso prima.
Studio firmato da due docenti di Unibz con un collega di Colonia
Il prestigioso riconoscimento alla carriera è stato assegnato nel corso del Congresso Annuale della British Association of Dermatologists, da poco conclusosi a Glasgow
Gemmato: “Si tratta di presidi importanti in quanto luoghi di prossimità per i pazienti e che vedono il pieno coinvolgimento dei Medici di medicina generale nell’ottica di un decongestionamento dei pronto soccorsi”
Lo studio di Nursing up, "all'estero l'età media è di 41 anni, manca ricambio"
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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