Lo rivelano due studi dell'Università di Copenaghen rispettivamente pubblicati sul Journal of Agricultural and Food Chemistry e sulla rivista Food Chemistry
Il caffè e latte o il cappuccino potrebbero avere significativi effetti antinfiammatori sulle persone. Lo suggeriscono due studi dell'Università di Copenaghen rispettivamente pubblicati sul Journal of Agricultural and Food Chemistry e sulla rivista Food Chemistry. Il primo studio, su cellule immunitarie in provetta, mostra che i polifenoli (composti antiossidanti di cui è ricca frutta e verdura ma anche il caffè) e le proteine (presenti in cibi come carni, latticini) reagiscono insieme generando un'importante azione antinfiammatoria sinergica.
La nutrizione può influenzare lo sviluppo dell’epigenoma durante i periodi critici dello sviluppo tramite la modulazione della metilazione del DNA e le modificazioni degli istoni
Gasbarrini: “Il continuo aumento delle malattie infiammatorie e metaboliche durante l’infanzia, dovuto alle modificazioni della flora intestinale, sta creando una situazione mai vista in passato. I numeri sono preoccupanti"
Il lavoro, pubblicato sulla rivista open access 'Plos Medicine', affronta un problema su cui la sensibilità delle persone è in crescita
Studio Tor Vergata, effetti amplificati rispetto al non-biologico
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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