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Iss, per due ragazzi su cinque il Covid ha avuto un impatto negativo per la salute mentale

Infettivologia Redazione DottNet | 08/02/2023 13:58

Sono alcuni dati contenuti in una indagine dell'Istituto Superiore della Sanità (Iss), che ha coinvolto un campione rappresentativo in tutte le Regioni di giovani di 11, 13, 15 e, per la prima volta quest'anno, di 17 anni

Un adolescente su due ha dichiarato un impatto positivo della pandemia sui propri rapporti familiari e due su cinque sul rendimento scolastico. Ma per due adolescenti su cinque la propria salute mentale e la propria vita in generale ne hanno risentito negativamente. Sono alcuni dati contenuti in una indagine dell'Istituto Superiore della Sanità (Iss), che ha coinvolto un campione rappresentativo in tutte le Regioni di giovani di 11, 13, 15 e, per la prima volta quest'anno, di 17 anni. L'analisi, condotta ogni quattro anni, la precedente rilevazione è stata nel 2017-2018, è la fotografia dei comportamenti degli adolescenti italiani nel periodo post pandemia. 

Riguardo l'alimentazione e gli stili di vita, sulla base di quanto auto-dichiarato, il 18,2% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni è in sovrappeso e il 4,4% obeso; rispetto alla precedente rilevazione i valori risultano in aumento. Tra i comportamenti alimentari scorretti, permane l'abitudine di non consumare la colazione nei giorni di scuola. Dai dati emerge inoltre che meno di un adolescente su 10 svolge almeno 60 minuti al giorno di attività motoria moderata-intensa e questa abitudine diminuisce all'aumentare dell'età. La quota di adolescenti che dichiara di aver fumato almeno un giorno nell'ultimo mese aumenta con l'età, passando dall'1% a 11 anni, all'8% a 13, al 24% a 15 anni. Per quanto riguarda il fenomeno di abuso di sostanze alcoliche, l'analisi evidenzia un aumento rispetto al passato tra le ragazze di 15 anni che dichiarano di essersi ubriacate almeno due volte nella vita. L'analisi, infine, mostra un incremento dell'uso problematico dei social media rispetto alla precedente rilevazione: il 16,9% delle ragazze e il 10,3% dei ragazzi. Tra le ragazze di 15 anni, la prevalenza arriva a superare il 20%. "La sorveglianza degli stili di vita dei nostri ragazzi e ragazze è, oggi, particolarmente preziosa - dice Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss - perché ci aiuta ad intercettare fenomeni nuovi, come il cyberbullismo".

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