"Oggi questo tipo di esami viene fatto soltanto in alcune regioni ma non in tutte, causando uno squilibrio"
Un appello perché gli screening neo natale includano, a livello nazionale per legge alcune malattie degenerative come la Sma, atrofia muscolare spinale, è stato lanciato dall'immunologo Alessandro Aiuti (nella foto) e dalla comunicatrice scientifica Annamaria Zaccheddu. Intervenendo a margine della presentazione del loro libro "La cura inaspettata" (Mondadori) nell'ambito della rassegna scientifica in corso a Trieste "Scienze e virgola", Aiuti e Zaccheddu hanno precisato che "oggi questo tipo di esami viene fatto soltanto in alcune regioni ma non in tutte, causando uno squilibrio" nell'offerta sanitaria per cui "se un bimbo nasce in un determinato luogo" può sapere se rischia di ammalarsi di una certa patologia, "se in un altro luogo, dello stesso Paese, no". A ostacolare il varo di una legge in questo ambito, "sono solo problemi burocratici" e non scientifici poiché "le conferme sulla validità di test validi ci sono, hanno precisato Aiuti, vice direttore dell'Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica di Milano e direttore dell'U.
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications
Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report
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