L'agopuntura, una delle tecniche più famose e diffuse della medicina tradizionale cinese, può rappresentare un aiuto per i pazienti oncologici
L'agopuntura, una delle tecniche più famose e diffuse della medicina tradizionale cinese, può rappresentare un aiuto per i pazienti oncologici. In particolare si sta rivelando un buon rimedio contro l'insonnia, una delle più frequenti conseguenze del cancro e delle sue cure. Si calcola che colpisca oltre il 40% dei malati e ne peggiora sensibilmente la qualità di vita. E' quanto emerso oggi a Roma durante una tavola rotonda, organizzata dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata. All'evento sono presentati i risultati di uno studio condotto presso l'Oncologia dell'Ospedale IDI di Roma su donne con tumore del seno e curate con terapia ormonale.
"Ogni giorno solo in Italia -prosegue Marchetti - più di 1.000 persone sono colpite da una forma di tumore e devono perciò iniziare un percorso di cura spesso difficile. Garantire una buona qualità di vita dopo la diagnosi, e soprattutto durante le terapie, è essenziale. Anche questo può contribuire ad ottenere una risposta positiva dell'organismo contro la neoplasia. L'insonnia ricorrente è un disturbo che non può essere sottovalutato in quanto rende veramente difficili le giornate anche ad una persona sana. Diventa ancora più invalidante per chi sta affrontando una malattia già difficile come il cancro. Ben vengano quindi tutti quei rimedi che possono aiutare un malato oncologico ad avere notti serene e soprattutto riposanti. Lo studio che abbiamo condotto a Roma, sugli effetti positivi dell'agopuntura per le donne con carcinoma mammario, rappresenta solo un primo step. Servono ora indagini più approfondite per verificare le ulteriori possibili implicazioni della medicina tradizionale cinese".
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