Lo indicano i più recenti studi neuroscientifici, passati in rassegna sulla rivista Trends in Cognitive Science
Non è facile stabilire esattamente quando si sviluppi la coscienza, ma già alla nascita e probabilmente anche prima, durante l'ultimo trimestre di gravidanza, il cervello umano potrebbe essere in grado di fare esperienze coscienti utili a sviluppare il senso del sé e a capire l'ambiente circostante. Lo indicano i più recenti studi neuroscientifici, passati in rassegna sulla rivista Trends in Cognitive Science da un team internazionale di scienziati e filosofi che lavorano presso la Monash University in Australia, l'Università di Tubinga in Germania, l'Università del Minnesota negli Stati Uniti e il Trinity College in Irlanda.
“Quasi tutti coloro che hanno tenuto in braccio un neonato si sono chiesti come sia essere un bambino", afferma Tim Bayne, primo autore dello studio e docente di filosofia alla Monash University.
Fazzi: "La prima valutazione da fare è capire se l’esperienza è adeguata all’età ed è ragionevolmente proponibile. La risposta non può essere quella di eliminare il rischio, ma di proporre con intenzionalità e gradualità"
Solo il 50-65% dei casi viene diagnosticato nei paesi ricchi
Le temperature elevate stimolano il rilascio di citochine infiammatorie, aumentano lo stress ossidativo e ‘accendono’ i geni che scatenano infiammazione o autoimmunità
Pubblicato su Nature – npj Parkinson’s Disease il primo contributo italiano che combina AI e linguaggio naturale per identificare i profili cognitivi della Malattia di Parkinson prima della comparsa dei sintomi motori
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Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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