Secondo Slow Food, il problema di un'eccessiva produzione di carne non si risolve passando dagli allevamenti intensivi ai laboratori, ma si affronta analizzando e modificando il modello che ha originato questa distorsione
"Il divieto alla produzione e vendita della carne coltivata secondo Slow Food non chiude la discussione: la apre". Lo afferma, in una nota, Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia commentando il disegno di legge proposto dal governo e firmato dal presidente della Repubblica. "Non possiamo ridurre a battaglia ideologica un tema complesso. Non servono provvedimenti che vietino la produzione e la vendita di alimenti prodotti da colture cellulari o tessuti di animali come quello appena divenuto ufficialmente legge, ma - sottolinea la presidente Nappini - informazioni corrette, che consentano a tutti di scegliere. Proibire è una scorciatoia.
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