La neuroinfiammazione è il primo nemico. Contrastarla con frutta, verdura e pesce
Il cervello non si cambia con una protesi. Nel futuro, saremo probabilmente in grado di sostituire sempre più pezzi non funzionanti del nostro corpo, come facciamo già oggi per esempio con l'articolazione del ginocchio o dell'anca. Sicuramente il cervello non sarà sostituibile quindi occorre che il nostro organo nobile rimanga giovane il più a lungo possibile. La neuroinfiammazione è il primo nemico da contrastare con un'alimentazione ricca di frutta, verdura, pesce e olio di oliva". Lo afferma Arianna di Stadio, neuroscienziata, autrice del libro 'Young Brain', a cura di Dalila Roccamatisi, scritto con il supporto scientifico di Epitech, edito da Porto Seguro. Una sana alimentazione può ridurre gli indici infiammatori ed evitare sia l'insorgenza della sindrome metabolica che delle malattie cardiovascolari così come dimostrato da molti studi scientifici.
Concluso a Parma il XXIV Congresso Nazionale della SIRN: crescono le adesioni e la multiprofessionalità
ll ciclo di incontri Morning Health Talks di EIT Health aiuta ad indentificare gli ostacoli alla digital transformation del settore healthcare e raccoglie proposte per accelerare l’innovazione in sanità, in Italia e non solo
Si è appena concluso “ENDO-DIABE 2025: medicina di genere per l’endocrinologo”, congresso promosso dall’IRCCS MultiMedica e dall’Università Statale di Milano
Il Presidente Snami Testa: “Senza una visione strutturale, non si cambia rotta”
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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