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Nuovi Lea, l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale slitta al primo aprile

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/12/2023 14:38

Vi sono alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef

Slitta di 3 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 1° aprile 2024, l’entrata in vigore delle nuove tariffe per la specialistica ambulatoriale che erano state approvate lo scorso aprile dalla Stato-Regioni dopo ben 6 anni di attesa. Dunque, ancora qualche mese di attesa che farà coincidere l’applicazione delle nuove tariffe della specialistica con quelle della protesica per cui l’entrata in vigore era già stata prevista per il 1° aprile. Alla base della decisione ci sarebbero alcuni problemi tecnici della maggior parte delle Regioni e del Mef e per questo motivo dalla Salute è arrivata la proroga.

“Con riferimento alo scambio di note in data odierna – si legge nel documento del Ministero - , concernenti le proposte normative per al gestione dell’entrata ni vigore del nuovo nomenclatore tariffario, si manifesta, acquisite le valutazioni del Sig.

Ministro e della competente Direzione generale che legge per conoscenza, al disponibilità ad accogliere al richiesta di codeste Regioni e Province autonome di prevedere l'applicazione del nuovo nomenclatore tariffario dell'assistenza specialistica ambulatoriale a decorrere dal 1° aprile 2024. Al riguardo, tenuto conto di quanto già concordato, si comunica che ol scrivente Dicastero avvierà l'iter volto ala proroga dele disposizioni di cui all'articolo 5, comma 1del decreto interministeriale 23 giugno 2023, limitatamente al termine riferito alle tariffe dell'assistenza specialistica ambulatoriale, ferma restando la necessaria disponibilità degli ulteriori attori istituzionali coinvolti”.

Il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale

Il nuovo nomenclatore provvede al necessario e atteso aggiornamento del nomenclatore disciplinato dal decreto ministeriale 22 luglio 1996, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete. Vengono introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che nel 1996 avevano carattere quasi “sperimentale” oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero, ma che oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e possono essere erogate in ambito ambulatoriale.

- individua chiaramente tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero)

- rivede profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica e, per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco puntuale di patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni

- introduce la consulenza genetica, che consente di spiegare al paziente l’importanza ed il significato del test al momento dell’esecuzione, le implicazioni connesse al risultato al momento della consegna del referto ed, eventualmente, di fornire allo stesso il sostegno necessario per affrontare situazioni spesso emotivamente difficili

- introduce prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia) o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica).
 

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