Le proposte sono state dichiarate inammissibili in commissione Bilancio, per i gruppi è possibile fare ricorso
Gli emendamenti della maggioranza al decreto Milleproroghe che proponevano l'innalzamento a 72 anni dell'età pensionabile dei medici sono stati dichiarati inammissibili per materia. Lo si evince dallo speech di ammissibilità delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dove il provvedimento è in esame. Per i gruppi è possibile, comunque, fare ricorso.
«Il centrodestra perde il pelo, ma non il vizio di vessare medici e infermieri. Quattro emendamenti presentati dalla maggioranza al Milleproroghe prevedono di alzare di 2 anni l'età pensionabile del personale sanitario: Fratelli d'Italia e Lega chiedono di arrivare a quota 72 anni per i medici, Forza Italia scrive anche di trattenere gli infermieri in servizio fino ai 70.
«L'unica soluzione che riescono a immaginare alle liste d'attesa interminabili, ai pronto soccorso intasati, al dramma che sta vivendo tutto il settore dell'emergenza-urgenza - osservano i pentasellati - è di chiedere ulteriori sforzi a un personale già stremato da turni massacranti, straordinari che si sommano e purtroppo anche aggressioni fisiche in corsia». «Medici e infermieri sono già spremuti a sufficienza. La maggioranza - chiedono i parlamentari M5S - smetta di vaneggiare a proposito di stanziamenti record e metta vere risorse sulla sanità pubblica per risolvere i problemi che personale sanitario e pazienti affrontano ogni giorno. O in alternativa, visto che ha ampiamente dimostrato di essere inadatto, sarebbe meglio mandare in pensione il Governo».
I sussidi, che possono arrivare fino a 8mila euro a figlio, servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati, o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare, nel caso di affidamenti e adozioni
L’Inps, con la circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, fornisce delle indicazioni proprio in merito al riconoscimento della tutela previdenziale della malattia ai lavoratori titolari di un trattamento pensionistico che avviano un nuovo rapporto di lavoro
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti